Un immenso universo
espressivo
A cura di Silvia Ferrara
Carmela Errico nasce a
Neufchateau (Francia, regione Lorraine) e fin da piccola scarabocchia con penne
e matite: dopo la creazione di vari soggetti nati dalla curiosità della
pittrice, la Errico scopre la serie tv “La figlia di Mistral” che suscita in
lei il desiderio di utilizzare la pittura ad olio e rimane affascinata dai
pittori impressionisti.
Poco alla volta la sua
passione per l’arte cresce sempre di più e spesso espone in varie manifestazioni
di Verbicaro, in Calabria.
Dal 2010 è presidente
dell’Associazione “La Casa degli artisti”; con questa organizza varie mostre a
Verbicaro e partecipa a concorsi di notevole pregio.
Una celebre frase di Renoir
influenza la sua arte: “Un giorno siccome uno di noi era senza il nero, si
servì del blu ed era nato l’Impressionismo”.
Il mondo figurativo proposto
dalla Errico trascende dai soggetti per veicolare il pubblico in un caleidoscopio
di emozioni; ogni opera è un viaggio tra forma e colori. L’universo espressivo
della pittrice ingloba atmosfere dilatate che paiono non avere un confine: i
paesaggi, gli scorci di natura, i soggetti raffigurati creano scenari che
varcano orizzonti infiniti. Così il mondo figurativo da lei rappresentato custodisce
una grande forza generatrice, e le sensazioni che si provano racchiudono vari
stati emozionali che arricchiscono il pubblico spettatore.
I temi dipinti richiamano una
sua ampia cultura in campo artistico e cultura significa, come anzidetto, una
sua grande passione per i pittori impressionisti: per certi versi sono alquanto
misteriosi i canali che collegano la sua mano all’universo artistico, passando
attraverso l’animo.
A tal proposito le porgo
qualche domanda:
1: “L’arte racconta la storia
di un’artista ed è una storia che rimane impressa nell’arte stessa, scrive il
percorso di una pittrice: i suoi lavori richiamano più un mondo autobiografico
oppure si avvicinano ad uno più fantasioso, irreale?”
R:
“Dipende dal periodo e dallo stato d' animo in cui mi trovo, un’opera può
rappresentare sia il corso della mia vita quanto può anche rappresentare l'
irreale. E’ una questione di emozioni, di umori, e ovviamente di ispirazione”.
2: “Una citazione del noto
filosofo Gilles Deleuze così dice: “Un passato che non fu mai presente….”
costituisce un’importante nota critica che pone in evidenza una fluidità
presente nelle sue opere paragonabile al fluire della vita. E’ concorde con me e
come commenta a riguardo?”
R:
“Il passato che non è mai presente......... c' è un filo logico con la prima
domanda in quanto mentre scorre la vita, il passare del tempo, si cresce, si
matura, si diventa più coscienti o anche vedere più "esperti" e di
conseguenza evolvono in parallelo con lo scorrere del tempo le opere”.
3: “In molte opere è bello
notare come solo chiudendo per un attimo gli occhi e aprendoli subito dopo, è
possibile avvertire un “realismo romantico” che incanta e fa riflettere: le sue
rappresentazioni esprimono una singolare forma estetica, ogni soggetto è ricco
di pathos. Quanto è importante per lei il colore e che sentimento le
trasmette?”
R
“: I colori sono importanti in quanto riflettono le emozioni, i sentimenti, il
voler realizzare il più reale possibile un soggetto. Personalmente quando
dipingo, utilizzo il colore d' istinto, in base a quello che provo dentro in
quel momento. Così si possono colorare i vari sentimenti dalla gioia alla
tristezza, passando dalla rabbia ecc....”
4: “La sua osservazione
artistica è spesso “en plein air”, ciò che ci regala è una pittura armoniosa,
ove le atmosfere spesso appaiono dispiegarsi con grande naturalezza: c’è un
soggetto al quale lei è più legata?”
R
: “Il soggetto al quale sono più legata è il Cavallo, l' eleganza per
eccellenza”.
5: “Mi può descrivere le
emozioni che le regala l’arte?”
R
: “L' Arte per me significa tanto, dipingere per sentirsi liberi, dipingere per
dimenticare,per non pensare, dipingere per la semplice gioia di dare qualcosa di
se stesso, vedere nascere un’opera dalle proprie mani è una immensa
soddisfazione”.
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