martedì 20 settembre 2022

Cambiano come Montmartre

 Il 17 e il 18 settembre 2022 ha avuto luogo una nota manifestazione artistica che ha unito Arte, Musica, Poesia, Moda e vari incontri culturali. Qui di seguito potete trovare alcune foto della giornata del 18 settembre con anche in particolare alcuni scatti dell'opera " Oggi, oltre, altrove" , arte partecipata di Jessica Spagnolo e Francesco Fai. 

Un'opera davvero emozionante ove si ha avuto la possibilità di imprimere una piega, un tocco che richiamano le differenze che ci contraddistinguono, i pensieri, ciò che abbiamo nel cuore. 

Ecco alcuni scatti. 






























lunedì 18 luglio 2022

La Rivoluzione cosmica di Emanuela Lo Presti

 Tra nuove sinuose Energie pittoriche


a cura di Silvia Ferrara



"Il Mare è per me riconnettermi con la mia Essenza più profonda, ed è esplorare il grembo di Madre Terra da cui tutta la Vita ha inizio". Questa è una citazione della pittrice Emanuela Lo Presti : l'Universo Immortale che fa parte della sua dimensione artistica talvolta si dirige verso tematiche che rievocano il Mare, tal'altre il fruitore viene catapultato in una Nuova Immensità Celeste Energetica. 

Ho già recensito la poliedrica Lo Presti, ed ogni volta che nascono nuove opere d'arte, la sensazione istintiva è quella di avvicinarsi ai dipinti, sfiorarli  e fondersi con le emozionanti sovrapposizioni di materie. 

La Contemporaneità dell'opera che s'intitola "Galaxy Ring" è molto intensa e come ha accennato anche la medesima Lo Presti, si avverte un'Energia centripeta che procede attraverso Onde  colme di turbinii. Una splendida citazione del famoso ricercatore Lamberto Maffei a mio parere  rievoca i cambiamenti del tempo, in particolare durante gli ultimi anni: "Andare più veloci non significa conoscere di più di quello che la strada offre, il problema della lentezza si affaccia alla mente con prepotenza. Tutto intorno a noi però scorre veloce, e proprio l'eccessiva velocità conduce all'Oblio". 

Se guardiamo con attenzione il quadro, come proprio dalla forza energetica nascente dallo stargate , fuoriescano tocchi carichi di espressività ed emotività. 

Tale senso di grande autenticità e intensa immediatezza si intravede nei lampi di colore eseguiti seguendo la Fluid Art, tecnica preferita dell'artista. 

Desidero fortemente creare un paragone tra tale opera, Galaxy Ring, e il cielo stellato dipinto secondo una struttura ipogea nella tomba della Regina Nefertari presso la famosa Valle delle Regine. Il soffitto è un cielo completamente dipinto di Blu scuro e il significato è collegato al senso della morte come una lunga notte, colma di messaggi importanti e immortali.

 Dunque ciò che desidero porre in evidenza è come in entrambe le opere, pur avvertendo evidenti differenze, si rievocano eleganti implicazioni cromatiche che conducono all'immortalità.

I periodi e le fonti d'ispirazione sono molto diversi ma ciò che è bello notare è come sia onnipresente una visione Istantanea e generatrice del Creato.  


Opera descritta: 


Galaxy Ring
50x35 cm
Tecnica mista: fluid art con applicazioni di pezzi di vetro e glitter






mercoledì 8 giugno 2022

La perpetua Rinascita di Fabiana Biasioli

 Un intenso richiamo musicale



a cura di Silvia Ferrara


Nell'Arte figurativa talvolta nasce una dimensione Rigeneratrice che rimanda ad un processo poetico e sentimentale: questo viaggio  che si compone di una continua evoluzione richiama atmosfere che elaborano colori e tecniche rievocando intense Armonizzazioni. 

Ho avuto il grande piacere di conoscere Fabiana Biasioli e di rimanere affascinata dalla sua singolare visione artistica: ciascun tassello che compone il cammino pittorico rappresenta un'emozione interiore ed anche una sorta di allontanamento da un figurativismo più classico. 

Nasce la suddetta Energia Rigeneratrice che da un lato si avvicina alla delicatezza dei soggetti da lei raffigurati, dall'altra si evidenziano tocchi al limite dell'espressionismo

Le opere più recenti di Fabiana Biasioli richiamano sia ritratti di donne che scorci di una Madre Natura Immacolata; la sua più grande passione è l'amore per il Colore, inteso come fonte di vita. Proprio a tal proposito desidero ricordare una citazione del noto Wassily Kandinsky: "Mi sembrava che l'anima viva dei colori emettesse un richiamo musicale, quando l'inflessibile volontà del pennello strappava loro una parte di vita". 

Le composizioni pittoriche nascenti rappresentano un delizioso connubio fra i tocchi di disegno e la gamma cromatica : le opere di Fabiana Biasioli costituiscono una perpetua rivisitazione  infatti dietro alle raffigurazioni è presente un intenso sentimento interiore che suscita nel fruitore il desiderio di avvertire importanti luminescenze artistiche.

L'espressività pittorica di Faby (nome d'arte di Fabiana Biasioli) appartiene ad una dimensione "colta del suo cammino" e fin da molto presto si è consolidata la sua passione e dedizione all'Arte. Nativa di Monfalcone, in provincia di Gorizia, Biasioli segue dapprima gli studi del prof. Tonet e successivamente approfondisce il percorso artistico sperimentando alcune tecniche e stili differenti come la pittura su stoffa, su cartoncino utilizzando acquarelli e pastelli, olio e acrilico. 

Il Messaggio che la pittrice desidera trasmettere è molto importante e ciò che proprio vuole comunicare determina la scelta della tecnica. Fabiana Biasioli ha partecipato a varie esposizioni pittoriche conseguendo un buon successo di critica e di pubblico e il suo cammino è in continua evoluzione



A tal punto desidero porle alcune domande: 


1: Fabiana Biasioli benvenuta. Desidero che mi commenti tale aforisma e che mi accenni qual è il suo rapporto con l'arte: "Nelle nostre vite c'è un solo colore che dona un senso all'Arte e alla vita stessa". Cosa pensa a proposito di tale nota citazione del maestro Marc Chagall? 

C'è un connubio con le sue opere?


R: "Quando ripenso alle parole di un genio artistico come Chagall che riesce a descrivere un sentimento come l’amore in una fusione di colori che si uniscono e si scindono a formare nuove e incredibili sfumature, penso che l’arte, in particolare la pittura, non avrà mai fine. Vedo l’amore, la donazione totale di sé nella luce bianca che, unendosi a una goccia d’acqua incolore, si rifrange e scinde in un arcobaleno di raggi colorati che donano felicità agli occhi di chi li guarda. Nella mia vita la ricerca cromatica è sempre stata di fondamentale importanza, con predilezione per i colori tenui, abbozzati, sfumati, quasi avvolti nella nebbia ad evocare ricordi sopiti, desideri nascosti, sentimenti che fioriscono, sbocciano e si rifondono assieme per dar origine a nuove vite". 





2: Una rarefatta amabilità è presente nell'opera intitolata "Ortensie nel vento"e la sua interpretazione nasce seguendo una grande padronanza delle vibrazioni cromatiche: come nasce tale quadro e quanta importanza dà alla ricerca coloristica?


R: Le ortensie sono state una costante della mia vita. Ho cambiato molte case ma in tutte ho avuto accanto a me questo splendido fiore che mi dona emozioni continue. 

È una pianta in cui tanti piccoli fiori si uniscono a formare un fiore complesso e più completo. In esso scorgo l'immagine dell'umanità dove i singoli elementi si possono associare a creare qualcosa di più grande come quando si disegna un albero genealogico dove ognuno conserva la propria identità somigliando ma allo stesso tempo differenziandosi dal resto della famiglia. Quando osservo l’insieme e l’accostamento delle varie tonalità e sfumature di questo fiore risuonano in me, nel mio profondo, delle emozioni e delle sensazioni che vanno oltre la mia razionalità e mi piace pensare che anche alle altre persone succeda qualcosa di simile. In questa opera dapprima creato uno sfondo freddo, con le tonalità del grigio a rappresentare le difficoltà che tutti riscontrano nell’affrontare la vita. Il rosa delicato dei fiori a rappresentare quella speranza che alberga nell’intimo di ciascuno di noi che qualcosa di nuovo e di bello possa nascere e la paura che ciò non avvenga. Ma l'ortensia si lascia trasportare dal vento che è il nostro alito di vita così in alto tanto da trasformarsi fino a prendere il colore azzurro del cielo immersi in un’esplosione di luce a significare che è la natura stessa, che conferma e offre al nostro essere più intimo il potere di donare luce e speranza al mondo. 





3: Nell'opera intitolata "Il Sogno" s'intravede un'interpretazione colma di una dimensione comunicativa ove il messaggio non solo è metafisico ma si addentra in una sorta di Silenzio onirico ove proprio il "Sogno"mostra la sua creatività. Qual è l'origine di  questa opera , desidera raccontarci qualche sua particolarità?


R: Nel dipinto citato ho rappresentato l'immagine di una giovane donna che porta e affronta il peso della propria esistenza. Il suo volto pacato, gli occhi chiusi nella ricerca di cogliere l'attimo in cui siamo in pace con noi stessi e nulla ci può scalfire. Una ricerca che può avvenire, talvolta solo in un sogno e nel desiderio che questo si realizzi. I piccoli fiori, che sono in armonia cromatica con la rappresentazione della giovane, e in cui la figura è avvolta, sono appena percettibili attraverso le sfumature di colore a rappresentare l'astrattezza reale dell’anima e l’essenza stessa della donna. Ho voluto, inoltre, creare un forte contrasto utilizzando due tecniche diverse: la delicatezza delle pennellate e la durezza del nero applicato a spatola a rappresentare la sofferenza e il combattimento dell'esistenza. Come ogni mia opera anche “Il sogno” è nato da un momento profondo di introspezione perché la pittura mi aiuta a far emergere le mie sensazioni più profonde. 





4: Quale legame ha con Madre Natura? Ho notato che nei suoi quadri talvolta raffigura fiori e tra questi le Ortensie che nel linguaggio floreale richiamano l'Amore Assoluto. Quali sentimenti prova quando le dipinge?



R: Sono nata a Monfalcone ed ho trascorso la mia infanzia in una casa isolata, con la mia famiglia, su un terreno bonificato e al limitare di una fitta boscaglia percorsa da pericolosi canali irrigui, a pochi chilometri dal mare, dal bosco degli Alberoni e alla foce dell’Isonzo. La natura del territorio che d’estate era caldo umida creava nelle altre stagioni lunghe giornate nebbiose nelle quali assieme al mio unico compagno di giochi: uno splendido cane di nome Jimmy mi inoltravo tra i canneti e gli enormi alberi che se da una parte mi impaurivano, dall’altre mi attraevano donandomi quelle certezze che la bruma toglieva. Il profumo delle foglie e delle cortecce, il marrone bruciato e il rosso sanguigno della terra, frammisti all’ocra delle foglie autunnali, i frutti marroni racchiusi nel loro guscio spinoso di un piccolo castagno e il viola degli iris che crescevano, incolti, ai bordi dei canali, i glicini azzurri che scendevano dalla pergola davanti all’ingresso e le ortensie violacee che mia nonna coltivava con cura, mi sono sempre rimasti nel cuore tanto che fin da piccola rappresentavo le mie impressioni con disegni in cui risaltava più la cromaticità e l’abbinamento dei colori rispetto alle forme. Prima ancora di conoscerne il significato attribuito ai glicini iris e ortensie questi fiori mi hanno indicato la via della vita. 

L’iris: la dedizione, la conoscenza e la scoperta 

Il glicine: l’affetto della famiglia 

Le Ortensie: la ricerca dell’amore 

Come ho detto, l’abbinamento dei colori nelle mie opere è qualcosa innato in me, forse dovuto proprio al legame con la Natura. Un legame chimico, cromatico e fisico che si crea tra elementi diversi come le appuntite rocce e l’acqua di un ruscello, il soffice muschio con le pietre carsiche, il riccio irsuto e il liscio della castagna, i rovi e le more, il sodio e il cloro. Nulla in natura sussiste per caso ma perché frutto di un’evoluzione, di una necessità ma soprattutto di amore dove ogni elemento è complementare all’altro in un atto di donazione totale e reciproca. Quando dipingo lo faccio quasi in trance. Percepisco come ogni singola tonalità accostata a un'altra, con le sue varie sfumature, fa risuonare qualcosa in me. È così che accostando i vari tratti e gradazioni di colore posso fare emergere dei sentimenti, delle ansie, delle cose nascoste che stanno molto più al profondo della mia razionalità e delle cose che conosco di me stessa. Il mio stupore al termine di un dipinto è da sempre lo stesso: e cioè che queste mie vibrazioni interiori vengono poi riprese e colte anche da osservatori che non mi conoscono, estranei che ritrovano in questo connubio di colori sensazioni che non riuscivano ad esprimere a parole. Quello che mi aiuta in questa esternazione è dipingere ascoltando la musica vedo che certe sfumature certe tonalità in questa simbiosi d’arte, escono praticamente da sole e si accostano come delle note sul pentagramma a formare una sinfonia. Con queste premesse è abbastanza scontato che I miei autori preferiti siano gli impressionisti, i post-impressionisti e gli espressionisti. Con particolare attenzione a Monet e Van Gogh, trascorro ore ad analizzare e studiare i loro dipinti cercando di cogliere la forza e la leggerezza delle loro pennellate chiedendomi il perché e come siano usciti certi accostamenti cromatici. 




5: Desidera raccontarmi alcuni progetti futuri del suo percorso artistico?



R: Il mio percorso artistico è molto simile al mio modo di dipingere: in fieri. In continuo divenire. È fatto di pennellate e va dalla partecipazione al catalogo CAM – Mondadori, alle mostre collettive di Hermetica a Trieste, di Spazio Macos a Messina, di Rivel’Art Artisti Triestini presso il Magazzino 26b di Porto Vecchio a Trieste, fino alla collaborazione con la galleria la Fortezza di Gradisca d’Isonzo e a una personale a Monfalcone in autunno. Sto affrontando un tempo di riflessione e di verifica personale che spero mi porti a nuovi orizzonti artistici anche approfondendo nuove tecniche. Per questo il mio cammino mi porta ad incontrare, durante i prossimi mesi, altri artisti contemporanei che operano nella Venezia Giulia, in modo che dal reciproco confronto e dalla condivisione di ansie e risposte emergano ancor meglio i sentimenti che sono racchiusi in me e che vogliono emergere. 


Alcune opere di Fabiana Biasioli: 




La Ragazza del Fiume, cm25x35, acrilico su tela, 2021





                                   L'Angelo della Pietà, cm20x30, acrilico su cartoncino, 2021






                                                     Riflessi, cm40x40, acrilico su tela, 2022





                                                Ortensie nel Vento, cm30x30, acrilico su tela, 2022






Il Sogno, cm24x32, acrilico su cartoncino





                                                      

                                                    Girasoli, cm26x21, acquerello su cartoncino, 2022





martedì 3 maggio 2022

L'Orizzonte infinito del Tai Chi Chuan

Una Carezza al nostro mondo 


a cura di Silvia Ferrara




Dal 1999 si ripropone annualmente la giornata "Mondiale del Tai Chi Chuan e del Qi Gong"  e ricorre l'ultimo sabato di aprile in circa 60 nazioni con lo scopo di divulgare sempre più tali discipline. Tale evento coinvolge non solo maestri ma anche allievi che praticano queste arti marziali quotidianamente sia individualmente che all'interno di gruppi, palestre e associazioni. 

Proprio nel 1999 un gruppo di 200 praticanti si riunisce nel Nelson Atkins Museum di Kansas City per diffondere sia il Tai Chi che lo Qi Gong e da quel momento la manifestazione ha assunto sempre più importanza diventando aperta al pubblico. Inizia alle ore 10 nelle Isole Samoa per continuare poi in Oceania, Asia, Africa, Europa, Nord e Sud America: le ultime manifestazioni terminano nei fusi orari delle Hawai, quasi nell'intero giorno successivo. 

Stefano Finotti, allenatore certificato "Taijiquan del Temple Team" così commenta: "Contribuirò a diffondere una carezza, un abbraccio in questo mondo dove ogni giorno sorge anche il sole dell'amore per il benessere del pianeta"; con tale frase il nostro insegnante Stefano in ogni sua lezione esprime tutta la passione per il Tai Chi e Si Dona in ogni incontro un pò di più. 

Temple Team è una squadra di insegnanti
di Taijiquan ( Tai Chi Chuan) certificati ed altamente
qualificati che opera in Torino ed in tutto il Piemonte.
Appendice cadetta per preparazione, percorso, studio
e lignaggio de l'Asd “ Il Tempio del Tai Chi”
dei quali il Alessandro D'Oria è ideatore e fondatore; superbo insegnante e marzialista riconosciuto a livello nazionale nonché uno dei piu' ferventi e prolifici divulgatori italiani delle arti marziali interne cinesi.


Desidero porre in evidenza come proprio il Tai Chi e lo Qi Gong persueguano obiettivi di grande rilevanza tra i quali far conoscere i benefici che apportano dal punto di vista medico, informare sulla loro valenza in vari ambiti tra i quali il mondo degli affari, la riabilitazione e il recupero delle energie e delle risorse umane

Tuttavia aldilà degli scopi che si possono raggiungere, ciò che si può notare è come il Tai Chi Chuan  doni al praticante un'intensa Introspezione ; si tende infatti ad osservare come i pensieri e più in generale gli stimoli nascenti nella mente creino un'interessante interazione con l'apparato muscolo-circolatorio facendo risaltare ciò che "Siamo nel Mondo" . Il Tai Chi è una disciplina e arte marziale che richiama l'attenzione verso l'interno del corpo; muoversi seguendo definiti assetti posturali , rende maggiormente saldi sulle gambe e sul terreno. 

La pratica di morbidi gesti porta ad accorgersi che spesso poniamo resistenze inutili; l'insieme delle Forme , e i movimenti fanno si che l'esecutore assuma sempre più consapevolezza di come reagiamo a livello psico-emotivo. 

Ciò che insegna l'insegnante Stefano è prezioso: lui stesso indica come "sentire "i movimenti e non semplicemente farli: e ancora non lasciare che la dimensione inconscia domini la mente, piuttosto far si che la mente conduca il corpo. "Il Tai Chi è qui, adesso, non aria fritta" con tali parole Stefano richiama la concretezza  di tale arte marziale. 

Il 30 aprile si è così svolta così una "lezione" davvero speciale all'aperto nella Parrocchia di Gesù Buon Pastore a Torino; l'insegnante Stefano ha guidato e coinvolto con la solita passione il suo gruppo di allievi praticanti. Dunque tra le note Forme , e vari movimenti, abbiamo assistito ad una singolare rinascita interiore. Ed ora siamo pronti a continuare il nostro prezioso cammino. Tra gli allievi cito Vincenzo, Luca, Giancarla, Etta, Piera, Anna, Paola, Silvia, Emma. Bravi, tutti. 



Ecco alcune foto dell'evento: