giovedì 23 febbraio 2023

Il Nuovo respiro di Emily

 Il luogo infinito di Emily (Emiliana Pista)


Silvia Ferrara


Una nota citazione dello scrittore Mark Twain racchiude l'immenso mondo artistico della raffinata Emily (Emiliana Pista):"Tra molti anni non sarete delusi dalle cose che avete fatto ma da quelle che non avete fatto. Allora levate l'ancora, abbandonate i porti sicuri, catturate il vento nelle vostre vele. Esplorate, sognate, scoprite". 

Un intenso respiro solenne e onirico si avverte nelle opere della pittrice e si evidenzia come in ogni singolo tocco sia presente un incipit rigeneratore vivace ed estroso: da qui nascono forme principalmente figurative che appropriandosi di soggetti elaborati ed intimi, creano un percorso sì cerebrale ma che a contatto con il colore diventa sentimentale. 

Il processo creativo di Emiliana Pista non è mai statico e attraverso scorci di natura, di città, di figurazioni floreali, si avverte una simbolica evoluzione dualistica in bilico tra sogno e realtà. In ogni quadro si ritrova un duplice significato tendente ora verso il realismo e ora verso l'immaginazione: non solo, sono presenti riflessioni cromatiche visive che pongono in risalto una dimensione figurativa spaziale e contemporanea, tridimensionale e quanto mai attuale. 

In particolare negli scorci di paesaggio compaiono cambi direzionali, nuove visioni che racchiudono la bellezza e consapevolezza dell'infinito,lasciando però una sensazione di incompleto. 

Emiliana Pista nasce a Bacau, in Romania;trascorre i suoi primi 28 anni a Gabeni, una frazione di Bacau. Dopo aver frequentato il Liceo della lavorazione del Legno, si dedica dapprima ad avere una bella famiglia rumorosa (avrà infatti 4 figli) e poi avvera il suo secondo sogno, dipingere. L'Immaginazione diventa la sua guida migliore e da quel momento nasce un nuovo e splendido capitolo che s'intitola "Emily" : questa donna meravigliosa non ha paura di esprimere i suoi desideri ed emozioni, i sogni così vengono raffigurati su tela. 

Nelle opere più recenti nascono pennellate colme di passione, che richiamano un pò il gesto sibillino poetico del famoso Ungaretti. Il pubblico è rapito da ogni suo tocco e in questo realismo sognante s'immerge a tratti senza prendere fiato, con un'emozione infinita, a tratti immortale. Per vivere pienamente un suo quadro occorre avvicinarsi e chiudere gli occhi: da quel momento viverlo ascoltando il vento che soffia, gli animali che corrono, il profumo dei fiori, la voce sussurrante degli Dei. 



L'Universo primordiale dell'Uomo


Cenni poetici dedicati all'opera "Misteriosa"


Silvia Ferrara



Nel mio cuore ecco nascere 

il Desiderio primordiale dell'Uomo ,

l'Universo è infinito

e il mio sguardo è verso di lui. 


Miro in cielo oltre quelle mura,

sento una brezza fresca

e mi domando 

cosa fa l'aria infinita 

e dove mi conduce l'idea che non so?



Ogni particolare della Casa tuona con forza,

mi stravolge con un respiro,

desidero un senso di libertà, 

e avverto nell'infinito 

la mia anima che contempla il mondo. 

Mi tuffo nello sguardo dei miei occhi

talvolta triste.

Abbraccio quell'immagine 

e mi dirigo oltre 

ove il cuore mio si distrae 

e batte al fragor di quel canto indomabile. 



Non chiedo troppo, 

solo avvolgermi in un bozzolo 

e stravolgere la realtà con un Urlo,

discendere dalle valli della Montagna

e respirare aria nuova.



Scorgo improvvisamente un mattino che è più mio,

vivo la certezza 

di un'alba che risale dal cuore 

e si gira verso l'Infinito. 




                                                 Misteriosa

                                 olio su tela, cm 70x50

giovedì 2 febbraio 2023

I meandri pittorici di Emanuela Lo Presti

 Un'intensa carica di vitalità


Silvia Ferrara



Un'energia vitale e a tratti Cosmica è presente nell'arte di Emanuela Lo Presti: il colore è sempre stato per lei un elemento colmo di significato e di un'intensa realtà introspettiva. 

Il suo tocco rimanda di certo ad un' autenticità astratta e pone in essere come l'artista attraverso una propria dimensione, s'immerga in un'empatia che conduce ad un'atmosfera irreale. Emanuela Lo Presti in ogni opera fa nascere un processo creativo che in un mio precedente commento critico, ho definito pitto-scultoreo per l'evidente ricerca di tridimensionalità. 

La Lo Presti, nativa e residente nella provincia di Torino, dopo gli studi formativi in ambito tecnico-contabile, e dopo aver lavorato nel settore amministrativo-aziendale, nel 2017 pone in evidenza la sua espressione artistica attraverso la pittura a tempera su carta, cartoncino e su tela. La pittrice si definisce Visionaria in quanto attraverso  visioni che provengono dall'animo, nascono le sue splendide opere: la ricerca di simboli è molto importante e fra questi notevole rilevanza ce l'ha il Mare. 

"Il mio obiettivo è mostrare le forme e i colori che hanno origine dal Suono Universale. (...) I miei quadri sono vivi, sono portali energetici che mostrano la bellezza della creazione". Da tale commento diretto dell'artista ecco nascere nei suoi dipinti molteplici icone come l'ambiente marino con i suoi abitanti e tocchi coloristici provenienti dalla fluid art che nella loro tridimensionalità paiono mantenere una sorta di autonomia tra il caos e l'equilibrio. 

Il moto ondoso ed anche gli animali che lo popolano sono stati rappresentati durante il corso degli anni da famosi maestri d'arte (cito Turner, Hokusai , Van Gogh). La culla dell'acqua può avere molti significati e in particolare Emanuela Lo Presti l'ha intesa come una singolare ricerca della sublimità della Natura: i moti talvolta appaiono più calmi, tal 'altre più ondosi, comunque soprattutto il tocco coloristico può donare all'opera un senso di stabilità rassicurante, pur ponendo in essere un moto frizzante, spumoso. 

Tra le sue ultime opere cito Ocean Goddess, un quadro artistico sapienziale ove l'essere inconscio emerge con forza attraverso uno spazio metafisico: i tratti del volto raffigurato seguendo una visione interiore, sembrano richiamare la nascita della bellezza nell'essere (cito Afrodite), una divina beltà che unisce l'anima e la materia. 



Poesia dedicata all'opera Ocean Goddess


Oltre quel muro


E'difficile oltrepassare il muro, 

ci si ammala. 

Il mondo è uno, ma i muri quanti? 

Mi guardo intorno e rifletto.


Il muro fa parte di me,

emerge con forza come fosse una marea; 

lo avverto in me,

scompare e ricompare

come fosse ridipinto dall'oblìo. 


Ho guardato oltre,

aldilà di quel muro e 

ho sentito come molti desiderino attraversarlo.

Io invece rimango qui e attendo. 




Sento il fruscìo delle onde, 

il mio sguardo si perde verso l'infinito.

Suoni e voci sussurrano con forza 

ed odo una musica che avanza 

volteggiando con eterea leggerezza. 


Scende all'improvviso l'oscurità 

ma la mia anima è salda

lontano dall'ombra dello sconforto. 


Improvvisamente una visione oltrepassa il muro

e io sono qua ad ammirarla 

come fosse una luce intensa e trasparente. 



Silvia Ferrara

                                          

                                                                Titolo: Ocean Goddess