lunedì 4 giugno 2012

Evento dedicato al Salone Internazionale del Libro 2012

                                     
                            "Libro, Opera d'Arte. L'Arte racconta" è stato un evento artistico molto bello, 
                         emozionante. Non è semplice trovare il "punto" principale da cui partire per 
                              trattare un così vasto argomento. Il mio ringraziamento particolare va a Mirandolina
                          per avermi invitata a far parte a questa conferenza e in generale a questa mostra.
     Qui di seguito troverete il mio intervento. 
                             Presto ci saranno alcune foto dedicate ad un evento che sto programmando. 
                            Silvia


Anche se può apparire quasi superfluo, occore necessario porsi la domanda: “quando nasce il libro d’artista” ovvero una complessa e imponente opera d’arte poliforme? E’ piuttosto difficile dare una semplice risposta a questa domanda, tuttavia mi piace evidenziare come il libro, nella sua più ampia accezione, sia una sorta di depositario, di piccolo scrigno dei nostri pensieri, di messaggi reconditi, appartenenti solo a noi. Tale aspetto è di certo presente nei libri d’artista ove ricordando il poeta ottocentesco Stephane Mallarmè e una sua particolare creazione d’opera, si evidenzia come spazi quasi bianchi appaiano come lunghi silenzi intorno alle parole.  Da tale punto sussiste una sorta di rielaborazione analitica del libro e in generale sulla poesia. In un certo modo tuttavia per alcuni celebri artisti di quel tempo, era fortemente presente un connubio tra la produzione letteraria e l’arte. Non possiamo quindi non riferirci agli artisti concettuali che erano sempre alla ricerca di soluzioni per così dire “diverse”, nuove, sperimentando sempre linguaggi nuovi. Dopo alcuni precursori del libro d’artista, pensiamo per esempio ai futuristi e facendo un balzo storico in avanti, dopo gli anni ’60, si arriva poco alla volta ad una sorta di rifiuto del libro elitario per giungere così ad una forma di pubblicazione per tutti, un ponte ideale tra l’autore e il pubblico.



Discostandoci per un attimo dalla concezione del “Libro d’Artista” appare bello, significativo addentrarsi per un attimo nelle varie dimensioni che possono assumere tali stesse opere. Se pensiamo ad artisti noti che con i loro virtuosismi hanno arricchito e creato la storia dell’arte, che hanno “viaggiato” nei meandri della realtà, ci riferiamo alle luci del Caravaggio, alle atmosfere di Rembrandt. La lista sarebbe lunga. Vorrei evidenziare come alcuni artisti che hanno aderito con entusiasmo a questa progetto espositivo “itinerante” si avvicinino con singolari figurazioni. Ecco così la natura che in alcune opere  rivive con i suoi colori, vividi e ancora rappresentazioni di visi, sguardi che nel loro essere a volte più nostalgico, a volte più ammaliante regalano vibrazioni intense dell’animo.
Le immagini talvolta più oniriche avvicinano il pubblico ad una dimensione del tutto fantastica, e lo spirito, l’emozione dell’animo, in tale dimensione si manifesta. Gli artisti, ogni qualvolta si trovano di fronte ad una tela, ad uno spazio ancora nuovo, in ogni loro gesto che sia una copia d’autore, un’opera informale, astratta, una scultura, diventano protagonisti di un mondo in continua evoluzione.
La creatività, infinita, si racconta. E come ho già detto, non sempre l’arte si avvicina alla pittura più classica, tradizionale. L’Arte desidera infatti andare oltre, comunicare attraverso nuovi ed inesplorati sentieri tematici, rispecchiando ora la realtà, ora addentrandosi in una sorta di magma sconosciuto, intrinseco in ogni uomo.




Un artista, come penso di aver già un pò accennato, quando si trova di fronte ad una tela, ad una materia, ai pennelli, ai molti mezzi con i quali desidera trasmettere un suo linguaggio, evidenzia le sue emozioni ed in quell’attimo, quello della creazione interiore, il tempo si ferma.
 "Per sfuggire al mondo non c'è niente di più sicuro dell'arte e niente è meglio dell'arte per tenersi in contatto con il mondo." Così commenta Goethe.
 Nascono dunque opere uniche, capaci di comunicare, creando quasi delle atmosfere musicali. Ed ogni nota di tale spartito è un luogo dell’anima.
Ogni artista che presenta in tale esposizione itinerante le sue opere è di certo un grande protagonista di questa scena, di un atto comunicativo così importante. Molti pittori, scultori, fotografi percorrono un cammino che passa attraverso una sorta di senso di mistero, del quale però il più delle volte ne custodiscono gelosamente singolari note espressive, quel quid che il fruitore non conoscerà facilmente.
Vari moti di pura energia si succedono nelle tematiche scelte dagli artisti. Alcune sono pervase da una personale sensazione quasi di estasi, altre, come ho già detto, sono alla ricerca di un proprio equilibrio ed altre ancora tracciano un personale codice miniato.
Tutte le opere, figurative o astratte che siano, possono essere paragonate a dolci frutti di primavera, ove ognuno si pone con le proprie peculiarità, il loro desiderio continuo di comunicare, emozionare, ove la diversità diventa attimo di riflessione.
Prima di concludere vorrei citare e ringraziare gli artisti che mi hanno seguito in questo importante progetto. Tali artisti con tocchi di genialità, una singolare forza nascente dall’animo, pennellate suggestive che rimandano ora a volti, ora ad un linguaggio pittorico informale in continuo cambiamento, mi hanno donato vibranti emozioni.  Cito dunque gli artisti che mi hanno in un certo modo  seguito: Diego Grangetti che con i suoi tratti geniali, le linee virtuose e un pò enigmatiche incanta il fruitore cogliendo l’essenza comunicativa; Bruna Bracco che attua una continua ricerca di ciò che appare dietro e dentro l’essere, Daniela Gabeto che comunica attraverso elaborati concetti richiamanti tratti segreti pieni di luce, Amalia Visnadi che  esalta la materia la quale diventa protagonista del quadro evolvendosi poi in una propria gestualità vivace. Debora Quinto creatrice di espressioni, volti che rievocano mondi lontani e microcosmi interiori, Mozghan Ghassemi Rejaee Locatelli pittrice che raffigura opere colme di strumenti espressivi spontanei, chiavi di lettura personali che riflettono sulla tela un binomio sublime tra luce e colore, Alessandra Tabarrani pittrice che cura ogni singolo dettaglio, particolare nelle sue tele creando un universo ove la quotidianità ed il sogno s’incontrano.
Alba d'Alpaos crea nei suoi bei lavori una sorta di racconto emozionale preordinato, seguendo un percorso interiore che porta in un secondo momento alla nascita dell’opera. Ogni sua opera è unica e a tratti geniale.