giovedì 29 aprile 2021

L'Arte terapia di Anna Maria Calvi

 L'immenso potere di guarigione dell'arte


Silvia Ferrara


Il mondo artistico ha in sè una forza tale da diventare curativa : compie infatti un cammino assolutamente personale ermetico per poi esplodere in un'estrinsecazione verso una dimensione a tratti spirituale. 

In tale processo di guarigione dell'animo s'inserisce il cammino pittorico di Anna Maria Calvi. Ogni lavoro di questa splendida artista pare impreziosirsi di un'Aura colma di Luce che dona al fruitore una sensazione di Estasi Simbolica.

"Guardare un'opera d'arte cura l'animo: è attesa di un germoglio che nasce nel cuore, è un Fiore colorato che guarisce tutti i mali". 

Tale citazione del famoso scrittore Christian Bobin è in perfetto e delizioso connubio con l'arte di Anna Maria Calvi e ciò che nasce è una visione emozionale ascrivibile ad intense evanescenze cromatiche. Quando ci avviciniamo alle sue opere, si può notare una sorta di gioco delle parti pirandelliano tra un suo prezioso quadro ed uno dei soggetti dipinti. Ecco nascere così tra i suoi tocchi una dimensione ove riesaltano campiture policromatiche e si evidenziano alternanze di soggetti figurativi e paesaggi "Luministici". 

Anna Maria Calvi nasce a Torino ove risiede ancor oggi: il suo percorso pittorico inizia fin dall'adolescenza con passione e dapprima autodidatta, in seguito carpisce i segreti dell'arte da noti Maestri;  frequenta anche l'Accademia Albertina di Torino. 

Da 5 anni circa la Calvi è docente di Ritratto presso la Unitre di Alpignano, vicino Torino. Il suo pseudonimo è Annarte proprio per richiamare ancor più il legame profondo con l'Arte. 

Il primo dipinto di Anna Maria Calvi  raffigurava una barca con molte bandiere attaccate alle cime che si dirigeva verso un grande Mare Azzurro; durante il corso degli anni l'artista ha raggiunto ottimi risultati partecipando ad eventi di notevole pregio. 

Tra i soggetti dipinti annovero di certo i Ritratti eseguiti  con dovizia di particolari e ponendo l'attenzione su una pennellata a tratti energica, decisa ove sussistono contaminazioni strindberghiane. 

Desidero a tal punto porle alcune domande per far conoscere ancora di più il suo mondo artistico. 



1: Innanzitutto complimenti Anna Maria Calvi per l'Energia e Delicatezza delle sue opere. Vorrei che commentasse questa citazione del noto poeta Pirandello: "Sapete cosa significa amare l'Umanità? Essere contenti di noi stessi: quando uno è contento di sè , ama l'Umanità". Che tipo di rapporto intravede tra l'Umanità e l'Arte? Come inserisce dunque tale aforisma nel suo cammino artistico?


R: Ritengo che l'arte sia un mezzo per esternare la propria umanità, ogni grande artista vissuto in passato e ai nostri giorni, penso abbia tentato e tenti di codificare se stesso,i propri sogni, i sentimenti, le proprie paure attraverso l'arte; essere umani non significa essere perfetti e le nostre imperfezioni sono ciò che noi, costantemente, cerchiamo di far amare al prossimo, utilizzando l'arte come mezzo di comunicazione. Quindi, io penso che le opere di ogni artista siano volte alla ricerca e all'esternazione del proprio Io, inteso come essere umano, complesso e meravigliosamente imperfetto.




2: Ho notato come nel suo percorso pittorico siano presenti molti Ritratti e si evidenzi così un'imponente sapienza pittorica. Non solo, ho percepito una sorta di monade intesa come una ricerca di un principio assoluto, di un Io nativo. Come descrive la sua arte ritrattistica?



R: Ho vissuto il mio cammino pittorico cercando di indagare nei miei sentimenti e nelle mie ispirazioni, ma molte volte, specchiandomi nei volti che ritraggo, tento di riconoscere una parte di me in ogni anima che tento di imbrigliare nelle mie opere. Ogni volto è un universo da ammirare e da conoscere, ogni persona è un oceano di segreti a cui vorrei dar voce. I miei ritratti sono al contempo il paradosso tra ciò che vedo e come invece percepisco gli altri nel profondo.





3: C'è un dipinto in particolare che fa emergere un linguaggio più armonico e che richiama uno stile più classicheggiante e in parte lontano da metafore informali?


R:  Questa domanda mi provoca un certo discernimento, nei miei lavori cerco di materializzare un luogo nel quale il pensare e il sentire si contaminino fino a "rappresentarsi" attraverso immagini che nel loro aspetto, pur colme di componenti reali, sfiorano il tema della percezione e dell'immaginazione. Direi che la mia pittura è una ricerca inconscia di una "essenza" reale della quale avverto la presenza, ma della quale mi sfugge il disvelarsi e in sintesi i miei quadri, sono un unione di informalità e formalità di essere e non essere per citare una noto aforisma scespiriano.




4: Le sue opere rivelano una ricerca costante di una "Luce Interiore" e il desiderio di creare una sorta di Estasi Onirica : quanto è presente l'elemento del Segno e come traspare sulla tela tale esplicazione di sentimento?


R: Normalmente, la mia esperienza pittorica è un'esperienza trascendentale, dipingo mossa da qualcosa che nasce dentro di me; ogni linea, ogni pennellata, prende vita senza che io mi soffermi a pensarci, molte volte le mie opere nascono senza consapevolezza, sono come qualcuno che scrive parole sui fogli senza pensare, sono libera espressione di me stessa, le gioie e le sofferenze, nella mia arte, sono le mie più grandi muse, senzale quali non sarei in grado di dipingere.



5: Abbiamo parlato recentemente di come l'arte sia per lei anche il modo per costruire amicizie ed anche confronti con altri artisti: come sta vivendo questo momento di Immobilità comunicativa e cosa si aspetta da un prossimo futuro? 


R: Direi che l'arte, a mio parere, sia un mezzo per confrontarsi, aiutarsi e perché no, anche per vivere dei momenti di ilarità e di autoironia.

Durante il mio cammino, grazie a questa passione, sono nati dei veri rapporti di amicizia, di condivisione profonda e di rispetto reciproco.

Questo momento cerco di affrontarlo positivamente, pur avendo affrontato momenti difficili, essi mi hanno permesso di ampliare i miei orizzonti con nuove forme di arte, come il cucito, dando voce e tempo, a passioni sopite.

Sono stati numerosi, fortunatamente, i dipinti commissionati nell'ultimo anno; questi "impegni" mi hanno permesso di svagare la mente e di non cedere alla noia.

Il tempo sembra bloccato in una bolla che spero di vedere presto scoppiare, per poter tornare a vivere e a vivere l'arte in mezzo alla gente.

Per me l'arte è vita, vivere senza sarebbe come smettere di respirare.

Credo fermamente che il cammino davanti a me sia ancora lungo e pieno di meravigliose sorprese.

Concluderei con una citazione di Danny Kane che trovo appropriata.

"La vita è un'enorme tela: rovescia su di essa tutti i colori che puoi".





"Emilia"
cm 90x90
olio su tela 2018







                                                                 Dopo la Nevicata
                                                                    cm30x40
                                                                  olio su tela, 2016






                                                                       

                                                                       La Società
                                                                        cm60x80
                                                                       olio su tela, 2020





                                                                 Cascate
                                                                  cm80x80
                                                               olio su tela, 2015




                                                                   Tram n 13

                                                                    cm80x80                                                                                                                                                          olio su tela, 2018