martedì 9 maggio 2023

Uno straordinario tocco coloristico

 La dimensione concettuale e informale di Ivano Chiavarino 


Silvia Ferrara


Nell'arte di Ivano Chiavarino (in arte Ivi'71)sussiste un'architettura strutturale che viene applicata attraverso un processo di frammentazione coloristica dando sempre risalto ai materiali essenziali, spesso di recupero

Il tocco coloristico rappresenta un raffinato esercizio dell'animo , di simultaneità di immagine e pensiero. 

Ivano Chiavarino è nativo di Corneliano d'Alba (in provincia di Cuneo) , e ha tratto spunto dall'estro di suo papà che costruiva e dipingeva sgabelli di legno: dal 2020 Ivano inizia anche lui quel percorso fatto di estro e creatività. Quando l'artista racconta di sè, lo fa con grande semplicità ponendo proprio in evidenza come ci sia un allontanamento dal mondo realistico per immergersi in uno spazialismo informale e astratto. 

Le Immagini che nascono di derivazione informale pongono in essere una sorta di revisione concettuale delle singole opere, creando un linguaggio molto originale e costruttivo. 

Alcune opere più recenti costituiscono una sorta di esplorazione universale, superando confini spazio-temporali , esponendosi a varietà di immagini suggestive. L'artista in alcuni quadri, in particolare in quelli più recenti, pone in risalto una forte padronanza della tecnica che crea una singolare struttura in bilico tra armonie e ritmi: i suoi lavori, come anzidetto sono costruiti nella materia di supporti di recupero sui quali c'è l'apporto di un'intensa griglia cromatica. 

La narrazione pittorica che nasce è generatrice di una storia rigorosa e bella; sussiste inoltre il desiderio di Chiavarino di esprimersi solo apparentemente in una composizione pittorica immediata, oltre c'è molto di più ovvero il pubblico si dirige verso un linguaggio pittorico legato in parte ad una sorta di costruttivismo , un mondo segnico più elaborato. Gli schemi compositivi non sono mai definiti, anzi ciò che si enuncia è la volontà di vivere il presente senza mai voltarsi indietro, anzi dare uno sguardo al futuro. 

Un simbolico spazio pluricromatrico lo s'intravede nell'opera dal titolo "Wow" , un quadro molto apprezzato dal pubblico. Nel dipinto sono raffigurati una serie di petali di Fiori e in ognuno di essi è presente una sorta di costrutto segnico e visivo di apparenza quasi tridimensionale ove le linee e i tratti curvi sono costituiti da linee tondeggianti e colorate. 


Alcuni versi di poesia dedicati all'opera 


Wow...che meraviglia


Silvia Ferrara


Rimango a guardare quei petali con stupore. 

Alcuni cadono,

altri brillano,

ma perchè mai così singolari?


Un giorno un albero si è avvicinato

e mi ha sussurrato che siamo fatti di sogni,

un'onda mi ha detto che abbiamo nel cuore i viaggi,

un bimbo che abbiamo nel cuore la meraviglia. 


Osservo i mille colori di ogni singolo petalo,

qualcuno cade,

altri rimangono lì, appesi, 

come fosse una magia.





Se si guardano con attenzione i colori 

si ode una musica

simbolo di una giovane meraviglia.

Il nostro cuore dove si dirige?


Si, si commuove

ascolta ogni singolo battito,

ode l'immenso profumo di quei fiori

e dice: "Wow...che meraviglia"





                                  Wow

                                   cm 30x35, acrilici su multistrato