L’arte melodiosa di Marco
Raffaele
A cura di Silvia Ferrara
Nativo di Catanzaro, con il
nome completo di Marco Luigi Matteo Aldo Raffaele, in arte è semplicemente
Marco Raffaele. L’arte entra a far parte della sua vita nel 1998, quando con un
gruppo di amici sperimenta la tecnica del graffito. Nel 2012 partecipa con il
gruppo di Writer’s alla terza edizione del concorso “Macchie Mediterranee”
aggiudicandosi il premio “Giuria Popolare”.
Anche il 2015 è un anno
importante, l’attenzione della Stampa si concentra su un murales realizzato per
il Liceo Classico “P.Galluppi” della sua città: si susseguono partecipazioni a mostre
e concorsi ottenendo un successo internazionale.
Tra le varie partecipazioni
ad esposizioni e concorsi di pregio vorrei porre in risalto come nel 2016 venga
citato in molte riviste e cataloghi.
Il cammino pittorico di Marco
Raffaele ruota attorno al perpetuo dualismo tra la pittura figurativa e quella
più informale descrivendo un recondito stato d’animo che un po’ esula dalla
realtà. Alcune opere comprendono metafore di vita e tale concetto era già
affermato dal noto Nietzsche che così accennava : “ …crediamo di sapere
qualcosa delle cose stesse quando parliamo di alberi, colori, neve e fiori, ma
non possediamo altro che metafore per le cose.”
Attraverso le metafore,
Raffaele fa parlare il suo animo che con le splendide opere vibra, donando al
pubblico intense emozioni. Guardando le tele dell’artista pare di attraversare
un universo irrazionale, affacciarsi su mondi lontani, misteriosi. Dunque in un
alternarsi di figurazione ed informale, si svela l’essenza del suo gesto
pittorico e la cascata dei suoi colori è paragonabile ad una danza, perpetua.
Desidero porle qualche
domanda:
1: “La sua arte crea una
continua “connessione” tra il mondo figurativo e quello più informale: è un
processo casuale oppure è riconducibile ad una creazione personale che proviene
dalla profondità del suo animo?”
R:
“La mia arte ha una connessione tra il figurativo e l'informale spesso voluta
dal mio io,Il figurativo rappresenta per me il nostro mondo e il vissuto sulla
terra quindi il reale,le difficoltà,le delusioni,le insoddisfazioni e tutto il
resto mentre l'informale è un mondo mio,un mondo libero senza nessuna
regola,senza limite a nulla,senza ostacoli,uno stato d'animo per me migliore di
quello vissuto e pieno di colori ( accesi,se sto pensando a qualcosa di bello o
sto fantasticando con la mente,scuri o quasi sempre nero,se penso un po' più
sul reale o a cose che potevano andare diversamente ma però ormai sono andate
per il loro verso)e forme irregolari che nessuno ti può giudicare.
L'informale per me è un viaggio,è libertà di movimento,quindi tutte e due
sono la mia arte, si insieme sono la profondità della mia anima e della mia
persona,insieme sono io”.
2: “Una citazione del famoso
Thomas Merton descrive un po’ la sua arte: “L’arte ci consente di ritrovare noi
stessi e di perdere noi stessi nello stesso momento”. Tali emozioni descrivono
il momento in cui lei inizia un’opera e la completa compiendo una ricerca
interiore. E’ d’accordo con me e se si come commenta a tal proposito?”
R:
“Si, mi rispecchio molto in questa verso di Thomas Merton perché come ho già
detto mi immergo con tutto me stesso nelle mie opere fino al punto di entrare
in un mondo per me parallelo e diventi tutt’uno con i miei sogni”.
3: “Ci sono artisti famosi ai
quali lei si sente più legato e dal quale nel suo percorso ha tratto qualche
insegnamento?”
R:
“Mi piace vedere molte opere di pittori famosi e non,ma non mi ispiro a nessuno
di essi perché altrimenti mi metterei le catene da solo non sarei più libero
nel dipingere quindi non sarei più felice e appagato come quando disegno; ciò
non vuol dire che non mi piaccia sapere i metodi in uso in un’opera anzi mi
piace sapere e imparare tutte le tecniche possibili e immaginabili affinché io
possa decidere con quale sentirmi libero in qualsiasi momento”.
4: “Alcune sue opere paiono
essere una “partitura musicale” originali e melodiose: ha un programma un
cambiamento sul suo percorso artistico?”
R:'”No,
al momento non ho in testa nessun cambiamento, anche se mi piace molto
sperimentare, quindi di conseguenza può sembrare che io cambi spesso il mio
modo di fare arte o di cercare nuovi percorsi ma in realtà non è così; penso
che l'armonia che si può notare in un'opera sia lo stare sereno di un
artista in quel preciso istante”.
5: “Cos’è per lei l’arte?”
R:
“Per me l'arte è la libertà di esprimere il proprio stato d'animo senza
fregarsene di ciò che sia giusto o bello,( se sono nervoso non vado a vedere
che la linea e sbagliata o che una pennellata e troppo marcata e che lo schizzo
ha sporcato il muro del laboratorio e così via) la faccio e basta perché mi va
così e mi fa stare bene.”L'arte è ciò che nessuno mi può togliere”.
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