Un raro percorso contemplativo
A cura di Silvia Ferrara
Il 1 dicembre si è inaugurata la splendida mostra dal titolo “Over
the roots & Inside the trees” nell’aulica cornice di Ca’Zanardi a Venezia.
L’eclettica Patrizia Falconetti propone un percorso pittorico-fotografico dedicato
agli alberi, con la partecipazione e collaborazione di Bruna Vietri e Grazia
Novelli. Proprio gli alberi sono soggetti ricchi di storia, di gran fascino, di
una propria luce e storia.
Il progetto espositivo si completa come anzidetto con il tocco
artistico di Vietri e Novelli: durante l’inaugurazione si è svolta la
performance della Falconetti ovvero “l’esecuzione del trucco” sul corpo della
modella, di fronte al quadro scelto per la rappresentazione. I dipinti così
hanno preso vita nella modella ed è seguito un servizio fotografico della
Vietri che ha immortalato la performance. E’ nata un’interessante
tridimensionalità. Il successo è stato grandioso.
Sono molti i particolari che
avvicinano con naturalezza le opere esposte: tuttavia il punto di unione delle
varie opere esposte in questa mostra è “La Luce”. Prima di porre un breve cenno critico sulla
mostra desidero iniziare con una citazione del noto Jung “A quanto possiamo
discernere, l’unico scopo dell’esistenza umana è di accendere una luce
nell’oscurità del mero essere”. Proprio tale luce e direi la bellezza
rappresentano due aspetti, due “anime complementari” che appunto s’intersecano
una nell’altra e che donano al pubblico vibrazioni intense e particolari.
La sensibilità presente negli
artisti di tale progetto è del tutto personale: i soggetti raffigurati, gli
alberi, non si fermano alla mera descrittività ma s’inglobano in un percorso
“contemplativo” suggestivo. Ogni lavoro narra di poesia, di una componente
recondita che si avvicina alla luce suddetta e crea continui moti di
rinnovamento. Parlo di un’arte sublime, unica.
Se si guardano con attenzione
i quadri e le opere fotografiche si può notare un importante processo di
interiorizzazione che evoca interessanti fantasie. Molte opere sono colme di
“pathos” e c’è un allontanamento dalle inquietudini e le banalità della
contemporaneità: sussiste una continua ricerca di una forte interiorità.
Il mondo espressivo proposto
è abbinato ad un “lirismo incantato” che prende vita nel mondo figurativo; l’atmosfera
che nasce varca un lontano orizzonte.
E’presente un’anima che comunica con leggerezza e
trasparenza: le sensazioni che nascono donano un profondo benessere, uno stato
emotivo colmo di profondità. S’intravede inoltre una profonda “ricerca
stilistica” che fa emergere la bravura degli artisti: c’è poi una
rielaborazione della realtà e la sua trasformazione in termini pittorici. Ne
derivano interessanti “codici espressivi” che pongono su due percorsi paralleli
la realtà e la fantasia: nasce così un turbinio di emozioni che evocano un’arte
di intensa passionalità.
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