“Oltre il visibile”
a cura di Silvia Ferrara
Nativa
di Torino, Silvia Perrone laureata in Economia e Commercio, da sempre si
avvicina all’arte con grande passione: dapprima si accosta a corsi di pittura
su ceramica a terzo fuoco e di seguito ad olio molle.
Con
il prosieguo della sua attività pittorica la Perrone si esprime con colori ad
olio e acrilico su tela: i soggetti da lei raffigurati rimandano a figure
femminili, fiori, paesaggi e in tutto il suo percorso artistico è presente una
ricerca di un’arte che conduce verso “l’infinito”.
Le
numerose esposizioni la conducono su un sentiero poliedrico di successi. Ogni
opera è un “viaggio” e in ogni soggetto sono presenti i molti moti dell’animo.
Il “viaggio”che compie Silvia Perrone è ricco di emozioni ed ogni quadro
risuona di “accordi cromatici” che richiamano energia nella fantasia.
La
sua pittura non mostra solamente una visione intima dei soggetti ma va oltre: i
mille volti trascendono la realtà e creano una sorta di interpretazione, donano
la sensazione di coinvolgere il pubblico.
Nei
tocchi c’è un imponente dualismo, da un lato sussiste una rara delicatezza,
dall’altro c’è un gesto più istintivo, impetuoso che rimanda ad un avvicendarsi
di pennellate sublimi. L’espressione pittorica richiama la luce e il colore, e
nasce un connubio perfetto; le rappresentazioni figurali alternano realtà e
metafore. Ciò che si delinea nell’arte incantata della Perrone è la presenza di
una pittura che è anche poesia: entrambe le arti paiono essere complementari
nel suo cammino ed ogni quadro si avvicina a poesie di celebri artisti. Silvia
Perrone è una pittrice molto sensibile, positiva e il suo modo di esprimersi si
oppone al nichilismo quotidiano. Le sue opere sono meravigliose, fanno
risvegliare il respiro dell’animo.
Le
rivolgo alcune domande:
1:
“Una nota citazione di Albert Einstein così dice: “ La cosa più bella che
possiamo sperimentare è il mistero; è la fonte di ogni vera arte e di ogni vera
scienza”. La sua arte è in parte misteriosa in quanto i volti sono permeati da
enigmi reconditi: tuttavia permane un intenso realismo che incanta. Può a tal
proposito commentare ed esternare un suo parere?”
R:
“In realtà aspetto che i commenti li
facciano gli osservatori, soprattutto se rimangono incantati dalle mie opere”.
2:
“La carica emotiva presente nei volti raffigurati pone in risalto come ogni suo
tocco paia non essere fine a se stesso ma pare “respirare profondamente” per
donare al pubblico emozioni uniche: è concorde con me e può raccontarci come
nascono tali opere?
R:
“Le mie opere nascono da idee, da foto di conoscenti, da internet o su
commissione”.
3:
“I contrasti timbrici che caratterizzano i quadri evidenziano la scelta di
colori che si alternano: ora più caldi, più fluidi che riassumono una visione
più “nitida” delle figure, ed ora tocchi apparentemente più freddi ma comunque
molto espressivi e ricchi di pathos. Quanto è importante per lei il colore e
come avviene tale scelta?”
R:”Anche
nella vita quotidiana i colori sono fondamentali, infatti essi ci regalano
reazioni ed emozioni e sono collegati
agli stati d’animo e per questo possono essere percepiti in modo diverso da
ognuno di noi.
Questo
il motivo principale per il quale mi piace proporre dei colori in contrasto
nelle mie opere proprio per suscitare reazioni e sensazioni”.
4:
“In molti quadri si può notare una dimensione “oltre il visibile”che si
proietta come un vettore pioneristico. Ci può commentare a tal proposito?”
R:
“Con le mie opere vorrei che l’osservatore percepisse delle sensazioni che
vanno proprio oltre il visibile, oltre la materia che scaturisce in una
interpretazione personale e unica”.
5:
“Riguardo al suo percorso espositivo può svelarci qualche anticipazione sulle
prossime mostre?”
R:”In
realtà sto lavorando su diversi fronti, ma ad oggi non posso ancora fornire
anticipazioni”.