Un singolare figurativo espressionista
A
cura di Silvia Ferrara
Un’intensa
componente espressionista è presente nelle opere di Rosa Maria Lo Bue. Il suo
percorso artistico è ricco di partecipazioni ad esposizioni pittoriche di
notevole rilievo: l’incontro con il Professore di Disegno Giacomo Soffiantino
ha fatto capire alla pittrice l’importanza per la sua passione per l’arte. Ha
seguito i corsi di “Figura dal vero” e di incisione con il Prof. Romagnoli.
La
pittrice ha carpito da importanti maestri vari segreti dell’arte ed ha
partecipato con successo ad esposizioni artistiche di notevole pregio.
La
Lo Bue sublima la figurazione compiendo un perpetuo mutamento: un moto
comunicativo è presente nelle sue opere con forza ed energia, c’è
un’interessante ricerca dell’essenza.
Dunque
negli occhi dei suoi splendidi soggetti, s’intravede una tematica talvolta più
classica tal’altre più sperimentale: si nota in alcuni visi tratti richiamanti
una perfezione quasi raffaelliana che
crea un connubio tra uno scenario più classico ed uno più contemporaneo.
La
sua esperienza artistica pone di fronte al pubblico una forma pittorica che
improvvisamente pare subire dei cambiamenti, liberando un forte desiderio di
espressività: s’intravede un soggettivismo che richiama intime vibrazioni e un
mistero compositivo sublime.
Intervista:
1:
Ogni volta che ammiro le sue opere rimango stupita: emerge la sua personalità
così sensibile che riflette un’armonia pittorica che incanta. Sussiste un leit-motiv tra un’opera d’arte e
un’altra e se conferma, come nasce tale congiungimento, tale viaggio artistico?
R: Le mie
opere nascono dal desiderio di trasmettere forti emozioni, cogliendo in tal modo tutto l'arco dei
sentimenti con sguardi magnetici a volte allegri a volte pieni di disperazione
o di indifferenza.
R: Da una
lunga ricerca che trae la sua sintesi attraverso una scelta dei colori che si
struttura sulla base di una tavolozza emozionale.
3:
Si può dunque intravedere un dualismo che pone le sue opere in costruzioni
sinottiche differenti che donano al fruitore la sensazione di un linguaggio
artistico in continua ricerca?
R: Si. Credo
molto nel rapporto mente-corpo. Le mie opere sono la mia anima, sono i miei
desideri i miei tormenti le mie gioie anche la mia disperazione e le mie paure,
che hanno come fine costruire un rapporto empatico con il fruitore.
R: Vorrei certamente essere sempre più padrona
delle varie tecniche pittoriche , perché in questo modo potrebbe essere un
tramite sempre più efficace per esprimere attraverso una sintesi emozionale una
evoluzione pittorica, che rispecchii il mio essere.
5: C’è un’evoluzione del suo percorso
artistico che mira a cambiamenti repentini?
R: E’ vero,
sono alla ricerca di qualcosa che completi o che continui il viaggio artistico
già iniziato, sperando di riuscire ad esprimere non solo con gli occhi e con lo
sguardo ma anche con il corpo tutti i sentimenti, emozioni, disperazioni della
vita.
Vorrei
certamente essere sempre più padrona delle varie tecniche pittoriche , perché
in questo modo potrebbe essere un tramite sempre più efficace per esprimere
attraverso una sintesi emozionale una evoluzione pittorica.
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