Una
vibrante e singolare linearità, un'attenzione ad una figurazione
ricca di luce ed un dialogo tra paesaggi suggestivi e soggetti che
richiamano popolazioni del Sud America ed Oriente appartengono
all'estro creativo di Raffaella Pasquali.
Andrea
Zampollo esprime nelle sue opere un personale stato d'animo che
rievoca la realtà quotidiana capace di proiettarsi senza alcuna
"frenesia"; l'artista compie una ricerca che richiama un
dialogo diretto con il mondo interiore.
A
tal proposito vorrei porvi qualche cenno biografico di entrambi gli
artisti. Dopo essere nato a Ostellato, in provincia di Ferrara, negli
anni 80 Zampollo si trasferisce a Torino per studi universitari. Nel
2008 inizia un percorso artistico mosso dal desiderio di "cercare
attraverso l'arte la possibilità di ritrovare la realtà nella sua
bellezza".
Le
tecniche studiate si diversificano parecchio ed ogni opera sembra
presentare uno studio "contemplativo" di attimi legati alla
vita quotidiana.
Il
mondo naturalistico, così come quello figurativo sottolineano una
interessante dimensione intimistica e direi poetica dell'arte di
Zampollo. Lo studio anzidetto della realtà, mostra una ricerca del
"silenzio" , di quell'attimo suggestivo ed unico dal quale
poter cogliere molti aspetti di una realtà intimistica e singolare.
In
tale ricerca e studio di una realtà intimistica lo sguardo
dell'artista osserva ogni attimo con curiosità proiettandosi come
singolo narratore di di messaggi emozionali, reconditi.
Parlando
poi brevemente di Raffaella Pasquali, sappiamo che nasce a Torino e
dopo gli studi classici ed universitari, nel 2002 si iscrive
all'Accademia Pictor dove segue corsi di pittura dei maestri
Antonietti e Musolino. Dopo aver sperimentato varie tecniche, la
pittrice identifica la pittura ad olio come il linguaggio più adatto
al "proprio sentire".
La
Pasquali è affascinata dai viaggi nei quali emerge non solo
un'attenzione al luogo geografico ma all'aspetto culturale del luogo
stesso: le sue opere appaiono simili a "scatti fotografici"
che dipingono un attimo emozionale.
Ogni
attimo "rubato" alla realtà di tali popolazioni così
lontane da noi sembrano allontanarsi dalla stessa realtà per
immergersi in un mondo interiore, quasi musicale.
La
Pasquali elabora le sue opere avvalendosi di una particolare
sensibilità immaginativa che dà forma a figure ricche di singolare
intensità e segue un percorso pittorico "chiaroscurale"
suggestivo. Nei luoghi e nelle persone incontrate da Raffaella
Pasquali sussiste un mondo interiore dai quali attingere nel nostro
quotidiano.
C'è
un vero desiderio della pittrice di allontanarsi da mere ricerche
estetiche per raggiungere una sorta di essenzialità.
L'universo
pittorico che prende forma in tale esposizione è ricco di stupore e
note poetiche: gli artisti rappresentano “talismani virtuali” ai
quali è stato fatto il prezioso dono di plasmare l'arte un po'
nascondendo e un po' svelando i propri segreti.
Proprio
nel momento in cui l'arte di Zampollo e Pasquali appare più
immediata, vitale e suggestiva, i tocchi di pennello appaiono molto
schietti e a tal proposito, vorrei citare una nota frase tratta da un
romanzo di Luis Sepùlveda:"...Respira. Senti la pioggia. E'
acqua. Nella tua vita avrai molti motivi per essere felice, uno di
questi si chiama acqua, un altro si chiama vento, e poi il sole
arriva come sempre come ricompensa dopo la pioggia...volerai, il
cielo sarà tuo".
Tale
frase accomuna le opere dei due artisti in quanto evidenzia come in
entrambi sussista una continua ricerca di un mondo interiore ove
regnano lo stupore e la semplicità.