“L'Arte
Salva”.Tali parole sono alla base del cammino pittorico di Diego
Grangetti, protagonista dell'esposizione “Oltre il Sogno”,
inauguratasi il 17 novembre presso lo Studio “Colore & Calore”.
Nella
splendida cornice della galleria di Enrica Merlo di via San Secondo
68/c, sono esposti periodicamente opere di artisti che ricercano
"un'ars pittorica" in piena armonia con il proprio essere.
Diego
Grangetti espone in tale occasione alcune delle opere più
rappresentative ove in un sentiero di misticismo e realtà emerge
sempre un raffinato linguaggio pittorico.
Se
si pensa alla frase anzidetta ovvero “L'Arte salva”, non si può
non mettere in evidenza come in quelle due parole così significative
sia in parte racchiuso qualche reminiscenza del movimento
surrealista. Il Manifesto del Surrealismo, pubblicato da Andrè
Breton a metà del Novecento, evidenzia infatti come la ragione sia
un motivo di impedimento al vero protagonista dell'arte, il sogno.
L'arte
è una vera salvezza per tutti coloro che desiderano esprimere la
parte più intrinseca di se stessi, ed è di certo così anche per
l'eclettico Diego Grangetti.
Fin
dagli inizi del suo percorso artistico, Grangetti e' protagonista
della Street Art e del mondo del writing. Le sue partecipazioni a
mostre di rilevanza, in particolare nel 2011 e nel 2012, sono
parecchie e mi sembra inevitabile paragonare la sua arte a quella di
Jean-Michel Basquiat.
Il
titolo della mostra, "Oltre il Sogno", regala molte
riflessioni che danno voce a dimensioni particolari, oltre quella
onirica ma non ancora definibile realta'.
L'estro
rappresentato nei quadri dell'artista e' carico di un impulso
creativo mai statico anzi in continuo cambiamento, evoluzione e la
realtà anzidetta viene di frequente trasfigurata.
L'immaginazione
interiore e l'impulso creativo, regalano alle opere dell'artista
delle deliziose atmosfere rarefatte. Il reale di cui sto parlando e'
talmente traslato da sembrare impalpabile.
Tra
le opere presenti nell'esposizione, si può di certo notare
un'evoluzione artistica di Grangetti che propone tele piu' astratte.
In
tale cambiamento il colore intenso, materico assume un ruolo
primario. Tra i tocchi di colore sapienti dell'artista si costruisce
una continua ricerca di un equilibrio tra costruzioni talvolta piu'
geometriche e la creazione sublime di un sentiero che porta
direttamente all'animo.
L'esposizione
permane fino al 16 dicembre e sarebbe un peccato non visitarla.