lunedì 28 novembre 2011

I canoni della bellezza



Un noto scultore appartenente al periodo greco più antico, dopo aver misurato molte parti di differenti corpi  giunge ad alcune misure medie considerandole ideali. A tal punto nasce una sorta di trattato ove si definisce il canone della bellezza (Kanon = regola), tuttavia in seguito perduto. Potremmo fare molti esempi di Veneri considerate icone assolute della bellezza in campo artistico (pensiamo alla Venere di Milo), tuttavia se pensiamo alla bellezza in senso lato, molte sono le sfaccettature che la stessa può assumere. Pensiamo dunque alla poesia, la storia, il canto, l’estetica: molti sono i campi ove la bellezza viene decantata. Uno spazio senza “confini”, ampio, raffinato, un salotto dove la bellezza e l’arte s’incontrano è di certo l’Hair stylist “F.lli Giacco Parrucchieri” di via Monginevro 126 a Torino.
Il 21 novembre alle ore 18, si è inaugurato un nuovo progetto che è una sorta di racconto, ove le molte opere esposte sono un’esplosione di colori, di stati d’animo, di energie.
Il progetto vuole essere un momento di scambi d’idee, un salotto di bellezza e cultura ma che non abbia come fine solo l’esposizione tuttavia desidera essere un momento in cui il collezionista, l’appassionato d’arte, s’innamora di un’opera e decide di comprarla e regalarsi o regalare un oggetto bello, raro, anzi unico.  
Otto artisti espongono quadri che donano al pubblico stili e tecniche differenti. Vincenzo Marone propone opere informali creando delle dimensioni, profondità che si perdono nell’ “infinito”; nei quadri di Anna Maria Miccoli luci e giochi di colore richiamano il suo animo: sempre impeccabile e ricca di studio è la sua tecnica. Diego Grangetti artista  libero da ogni schema, ricco di personali slanci di energia, ritrae immagini suggestive, seguendo tecniche molto contemporanee. Paesaggi marini, giochi di colori gioiosi, angeli (quest’ultimi non presenti in quest’esposizione)  richiamanti un pò Van Gogh fanno parte dell’intimo e ricco bagaglio artistico di Loredana Zucca. Giuseppe Pitruzzello espone due opere dai tratti assolutamente contemporanei, richiamanti una “tavolozza” di colori lussureggianti piena di dettagli onirici e metafisici, ove la luce è un elemento importante. Valeria Carbone propone opere dove il segno, il tratto così come gli elementi cromatici prendono forma secondo una sua particolare intuizione. Le sue opere acquistano linee sinuose rare e di sicuro effetto. Pennellate materiche che richiamano l’action painting di Pollock sono uno degli elementi più significativi dei quadri di Dino Aresca. La sua gamma cromatica nasce dall’animo e proprio gli stessi colori sembrano possedere una energia propria, rara, intrinseca. Un forte legame sussiste tra Fabrizio Ferracin e un continuo viaggio alla scoperta del suo animo. I mandala raffigurati con molto studio, dedizione, manifestano il desiderio di rendere visibile a tutti un “qualcosa” di inedito presente nella parte più emozionale di sé.

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