lunedì 30 gennaio 2017

Una speciale Arte Terapia

L’espressione creativa di Sissy
A cura di Silvia Ferrara

Luana Gogna, in arte Sissy, nasce a Locarno, in Svizzera. Dopo gli studi nel 2012 si affaccia un po’ per caso nel mondo dell’arte pittorica. Opera dopo opera il suo animo emerge con naturalezza: ogni quadro pone in evidenza un intenso crogiuolo di emozioni, e un’energia sublime.
In ogni tocco si può notare una maturazione artistica in continua evoluzione che ammalia il pubblico distaccandolo in parte dal tempo e dal luogo. Con una segnica talvolta figurativa, tal’altre quasi astratta, Sissy libera la fantasia, allontanandosi un po’ dai canoni accreditati; nascono così “cammini artistici” in continua evoluzione che possono condurre ad esiti molto diversi.
Il suo percorso è dunque libero, spazia da soggetti più figurativi ad alcuni più informali. L’arte di Sissy racconta e la sua capacità è assolutamente istintiva, la sua evoluzione è di frequente gestuale in quanto rappresentazione di un mondo contemplato ora da più vicino ora da una lontananza recondita.
L’artista non racconta nelle sue opere un’emozione singola ma molteplici emozioni, trasportandole in una narrazione di non istantanea decodificazione. Le tele creano inoltre un interessante dialogo con il pubblico, che vuole essere anche un momento di conoscenza della sua eclettica arte e di una notevole potenza evocativa. Alcuni lavori paiono porre in evidenza un superamento di barriere logistiche per immergersi in una nuova dimensione ove i colori diventano “verbo”.

Le vorrei porre alcuni quesiti:

1: Una nota citazione di Kahil Gibran così dice: “Lasciami, oh lasciami immergere l’anima nei colori; lasciami ingoiare il tramonto e bere l’arcobaleno”. Tale aforisma richiama l’importanza del colore. Le sue tele si allontanano dalla banalità del quotidiano per addentrarsi ove il colore è nascita, una
importante rigenerazione. E’d’accordo con me e come commenta a tal proposito?

R: Sono pienamente d’accordo e trovo che la sua citazione rispecchi pienamente le mie opere. Per me i colori sono molto importanti, quasi vitali, direi.
In un epoca dove prevale in generale il grigiore e la preoccupazione, portare luce, colore e calore è per me quasi un dovere, una missione. Sono convinta che in ogni persona ci sia un’intera tavolozza di tinte meravigliose, solo che molti faticano ormai a vederle. Con le mie tele faccio semplicemente riaffiorare la meraviglia e la luce che ognuno ha già dentro sè.



2: Le opere nascono in modo istintivo, piuttosto gestuale: la sua arte “polarizza” il pubblico in un attimo sinestetico, ove i sensi diventano protagonisti immergendo il fruitore in un vortice emozionale. Qual è l’emozione iniziale che dà vita alle sue opere?

R: Come lei ben dice, le mie opere nascono in maniera istintiva. Semplicemente le “sento” e le “vedo” prima ancora che prendano forma concreta.
Io direi che l’emozione alla base di tutto sia l’amore.
L’amore per ciò che faccio e per le sensazioni che posso risvegliare. Ogni dipinto nasce esclusivamente da sentimenti positivi e credo che sia per questo motivo che ogni tela trasmetta energie ed emozioni che, cito, “fanno stare bene”
Quindi, anche se indirettamente e forse un po’ inconsciamente, nascono anche dall’Amore Incondizionato per il prossimo.



3: Il linguaggio artistico da lei proposto risponde ad una espressione creativa che si avvicina ad una chiave post-moderna interpersonale. Come definirebbe la sua espressione pittorica?


R: Con una parola la definirei onirica.
I colori che uso, i soggetti che dipingo, i materiali che applico ed i giochi di luce che nascono da tutto ciò, non possono che portare chi osserva a provare sensazioni ed emozioni profonde. A risvegliare parti dell’anima talvolta sopite.
Ogni opera porta in un mondo al di là della realtà e permette al fruitore di vivere, per un attimo, immerso in un mondo parallelo, in un dimensione, per l’appunto, onirica.


4: Come definisce il suo rapporto con l’arte?

R: L’arte è per me la massima espressione dell’anima. Qualsiasi sia il modo scelto per esprimerla (pittura, scrittura, fotografia, …) essa rivela l’IO profondo dell’artista.
Nel mio caso specifico, l’arte è un modo per fare introspezione. È lo specchio che mi mostra chi sono e, guardando le mie opere nel tempo, la ,mia crescita ed il mio percorso, sia pittorico che personale.



5: Alcuni quadri paiono raccontare al fruitore un messaggio d’amore, ma non solo, anche di altri stati d’animo. Si può considerare la sua espressione una sorta di Arte Terapia?

R: Certamente sì. Ogni opera è frutto di un viaggio all’interno dell’anima, pregna di un forte carico emozionale. Tutto ciò si trasmette in seguito al fruitore, che in maniera completamente personale vive i dipinti con emozioni proprie, dettate dal vissuto e dai sogni.
Pur non essendo opere astratte, permettono ad ognuno una propria interpretazione, data la particolarità dello stile e quindi riescono a smuovere animi diversi tra loro verso desideri, ricordi, speranze.


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