domenica 8 gennaio 2017

Una partitura musicale

Un’intensa espressività
A cura di Silvia Ferrara

Simonetta Secci nasce ad Oristano, risiede e lavora a Sant’Antonino di Susa, vicino Torino e fin dall’età scolare mostra una particolare predisposizione per il disegno e la pittura.
Nel 1984 inizia a frequentare un corso presso “La Lanterna” di Moncalieri tenuto dal maestro Sesia della Merla ove apprende le principali tecniche pittoriche. Dopo aver interrotto per motivi personali il suo percorso artistico la Secci riprenderà in età più adulta, sempre come allieva del maestro Sesia della Merla.
“L’espressività” presente nell’arte della pittrice ha un forte potenziale e a tal proposito desidero porre una citazione di Emil Cioran, noto metafisico: “Esprimere è salvarsi, anche se si pongono accenni. L’espressione è tutto, è vista anche come terapia”.
Tale citazione si avvicina molto all’arte della pittrice, in quanto l’espressività pittorica le permette di creare un linguaggio personale, singolare. La sua ricerca artistica si pone aldilà dell’essenzialità creando emozioni, suggestioni, idee che il mondo le suggerisce; le tematiche dell’universo pittorico spaziano seguendo un’impostazione a tratti verista e creando un mondo culturale piuttosto libero. La sua arte maggiormente figurativa è caratterizzata da contenuti profondi che colpiscono il profano e ovviamente chi possiede il senso dell’arte.
Il “senso pittorico” aderisce alla realtà, ricrea paesaggi naturali ed esprime la gioia e l’estasi trasmessi proprio dalla natura paesaggistica e dalla figura.
Simonetta Secci si pone in ascolto della natura e dopo aver idealmente socchiuso gli occhi, crea le sue opere avvalendosi di pennellate uniche. La natura e i paesaggi diventano oggetto di un’importante rappresentazione pittorica: ogni volta che si cerca di carpire l’emozione che nasce da un suo quadro, si può notare un interessante pathos sublime.

A tal punto le porgo alcune domande:

1: “Il suo figurativo nasce ponendo in risalto la grande passione per l’arte. Il modo di rappresentare paesaggi, scorci di natura, mostrano sentimenti forti, improvvisi. Come nasce tale passione per un figurativo così emozionale?”

R: Questa passione nasce dalle emozioni che scaturiscono in me contemplando la natura, rappresentata da una moltitudine di colori che inizialmente vengono catturati dallo sguardo e poi entrano nell'animo, ove nasce un sentimento di ammirazione.


2: “Una famosa citazione di Eraclito così dice: “Se cerchi la verità, preparati all’imprevisto, perché è molto sorprendente quando la trovi”. In ogni suo quadro è presente la ricerca perpetua di una verità, un’interessante realtà. E’ concorde con me e come commenta a tal proposito? Sono inoltre presenti chiavi ludiche?”

R: E' vero, nella pittura ricerco la rappresentazione della realtà e di una verità che è quella che nasce dalla mia visione generale ed istintiva dell'estetica. Se esistono chiavi ludiche non sono volute, ma possono scaturire dall'interpretazione fantasiosa dell'osservatore.

3: “Vorrei paragonare le sue opere ad una sorta di “partitura musicale pittorica”. Ogni tocco è idealmente una “nota” di una delicata sinfonia. Si apprezza tra le sue pennellate ricche di colore una sensibile versatilità. Qual è la sua comunicazione artistica?”

R: Non ho mai pensato di paragonare le mie opere ad una "partitura musicale pittorica", ma associare una composizione musicale ad un quadro sì e lo trovo molto emozionante. La musica trasmette delle vibrazioni come ammirare un quadro e, se le mie opere riescono a comunicare allo spettatore una sinfonia vuol dire che ho raggiunto lo scopo.

4: “Le sue creazioni spesso paiono diventare un racconto, un film e talvolta le raffigurazioni naturalistiche creano un ideale confine tra reale e irreale. Può confermarmi tale visione oppure si sente in disaccordo con la mia affermazione?”

R: Posso solo confermare questa visione di creazione racconto perché dall'emozione dell'immagine e dei colori nasce un pensiero ed una storia che cerco di raffigurare in modo sintetico lasciando però a chi guarda la libertà di interpretare la lettura in modo personale.

5: “La sua arte è più istintiva o riflessiva? Cos’è per lei l’arte?”


R: Un quadro inizia, come ho detto prima, dall'emozione dell'immagine dei colori e della luce; successivamente mi lascio guidare dall'istinto, perché l'arte nasce in me proprio da quell'istinto emozionale che si concretizza nella rappresentazione pittorica di un paesaggio, che sia montano o marino, diurno o notturno, che sia un'alba o un tramonto, oppure il ritratto di un volto triste o sorridente.

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