mercoledì 14 dicembre 2016

Il racconto poetico di Silvia Perrone

“Oltre il visibile”
a cura di Silvia Ferrara


Nativa di Torino, Silvia Perrone laureata in Economia e Commercio, da sempre si avvicina all’arte con grande passione: dapprima si accosta a corsi di pittura su ceramica a terzo fuoco e di seguito ad olio molle.
Con il prosieguo della sua attività pittorica la Perrone si esprime con colori ad olio e acrilico su tela: i soggetti da lei raffigurati rimandano a figure femminili, fiori, paesaggi e in tutto il suo percorso artistico è presente una ricerca di un’arte che conduce verso “l’infinito”.
Le numerose esposizioni la conducono su un sentiero poliedrico di successi. Ogni opera è un “viaggio” e in ogni soggetto sono presenti i molti moti dell’animo. Il “viaggio”che compie Silvia Perrone è ricco di emozioni ed ogni quadro risuona di “accordi cromatici” che richiamano energia nella fantasia.
La sua pittura non mostra solamente una visione intima dei soggetti ma va oltre: i mille volti trascendono la realtà e creano una sorta di interpretazione, donano la sensazione di coinvolgere il pubblico.
Nei tocchi c’è un imponente dualismo, da un lato sussiste una rara delicatezza, dall’altro c’è un gesto più istintivo, impetuoso che rimanda ad un avvicendarsi di pennellate sublimi. L’espressione pittorica richiama la luce e il colore, e nasce un connubio perfetto; le rappresentazioni figurali alternano realtà e metafore. Ciò che si delinea nell’arte incantata della Perrone è la presenza di una pittura che è anche poesia: entrambe le arti paiono essere complementari nel suo cammino ed ogni quadro si avvicina a poesie di celebri artisti. Silvia Perrone è una pittrice molto sensibile, positiva e il suo modo di esprimersi si oppone al nichilismo quotidiano. Le sue opere sono meravigliose, fanno risvegliare il respiro dell’animo.

Le rivolgo alcune domande:


1: “Una nota citazione di Albert Einstein così dice: “ La cosa più bella che possiamo sperimentare è il mistero; è la fonte di ogni vera arte e di ogni vera scienza”. La sua arte è in parte misteriosa in quanto i volti sono permeati da enigmi reconditi: tuttavia permane un intenso realismo che incanta. Può a tal proposito commentare ed esternare un suo parere?”

R: “In realtà  aspetto che i commenti li facciano gli osservatori, soprattutto se rimangono incantati dalle mie opere”.



2: “La carica emotiva presente nei volti raffigurati pone in risalto come ogni suo tocco paia non essere fine a se stesso ma pare “respirare profondamente” per donare al pubblico emozioni uniche: è concorde con me e può raccontarci come nascono tali opere?

R: “Le mie opere nascono da idee, da foto di conoscenti, da internet o su commissione”.



3: “I contrasti timbrici che caratterizzano i quadri evidenziano la scelta di colori che si alternano: ora più caldi, più fluidi che riassumono una visione più “nitida” delle figure, ed ora tocchi apparentemente più freddi ma comunque molto espressivi e ricchi di pathos. Quanto è importante per lei il colore e come avviene tale scelta?”

R:”Anche nella vita quotidiana i colori sono fondamentali, infatti essi ci regalano reazioni ed emozioni e  sono collegati agli stati d’animo e per questo possono essere percepiti in modo diverso da ognuno di noi.
Questo il motivo principale per il quale mi piace proporre dei colori in contrasto nelle mie opere proprio per suscitare reazioni e sensazioni”.



4: “In molti quadri si può notare una dimensione “oltre il visibile”che si proietta come un vettore pioneristico. Ci può commentare a tal proposito?”

R: “Con le mie opere vorrei che l’osservatore percepisse delle sensazioni che vanno proprio oltre il visibile, oltre la materia che scaturisce in una interpretazione personale e unica”.



5: “Riguardo al suo percorso espositivo può svelarci qualche anticipazione sulle prossime mostre?”


R:”In realtà sto lavorando su diversi fronti, ma ad oggi non posso ancora fornire anticipazioni”.

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