lunedì 25 settembre 2017

Il viaggio emozionale di Alsa

Un singolare estro creativo 

A cura di Silvia Ferrara

Alfredo Saviola, in arte Alsa, è nativo di Viadana, in provincia di Mantova. Figlio d’arte, sia in campo professionale che artistico: ho avuto la fortuna di recensire tale artista poco tempo fa ed ho intuito nel corso dei vari confronti “interloquiali” come nel suo gesto pittorico sia presente un raro impeto che pone sul medesimo piano tocchi più armoniosi, altre volte più contrastanti.
Il suo astrattismo è permeato da attimi del più etereo figurativo e costituisce un viaggio verso una meta infinita ove si ha bisogno di riflettere sul proprio animo. 
Ho potuto notare, nella sua più recente produzione pittorica, come Alsa abbia sviluppato la capacità di equilibrare un gesto più riflessivo, con uno più istintivo: fa intuire che nel corso degli anni sia nata la necessità di esternare un sentimento che definirei espressionista, al limite di una pulsione che pare richiamare l’action painting. Si avverte dunque una nuova maturità che fa capire come la sua passione per l’arte sia imprescindibile da un suo personale sentire. 

A proposito di tale sua evoluzione, desidero porle alcune domande: 

1: Alfredo Saviola, lei è un artista senza dubbio in continua evoluzione, mi può spiegare come nasce la “non-sacralizzazione” del figurativo anzi un “destrutturare” l’opera stessa per “donarla” all’occhio del pubblico con un’esplosione di tocchi molto gestuali? 

R: Nelle mie opere non esistono né sacralizzazioni né blasfemie. Cerco di offrire al pubblico il mio ancestrale desiderio di esternare in modo anche primitivo cio' che provo in quel determinato momento.


2: Il soggetto, raffigurato a volte seguendo un primordiale Robert Delaunay si allontana da una dimensione visibile, per unirsi a geometrie plastiche alla ricerca di molteplici emozioni. Come definirebbe la sua arte? 

R: La mia arte e' semplicemente istintiva. Quello che non riesco ad esternare a parole cerco di esprimerlo attraverso le mie opere.



3: Mi racconta brevemente la sua tecnica e cosa sente quando nasce una sua opera?

R: La mia tecnica e' una sorta di alchimia tra street art, artbrut e astrattismo. La nascita di un'opera e' semplicemente frutto d'istinto e quindi di sensazioni diverse. Ogni volta che dipingo e' come se fosse la prima volta.


4: Le atmosfere da lei descritte sfociano talvolta nel desiderio di stupire il pubblico con tocchi ricchi di un intenso estro creativo. Esiste un quid spirituale nelle sue opere?

R: Per quanto concerne la creativita' delle opere astratte non esiste spiritualita'ma solo introspezione, mentre nelle opere figurative cerco di trasmettere la spiritualita' che da tempo si e' persa in molti di noi; ovviamente l'interpretazione e' sempre soggettiva, ed e' per questo che le mie opere sono prive di titolo.



5: Mi pare che molte sue opere, di certa appartenenza informale-espressionista, costituiscano il punto di partenza per un ulteriore cambiamento e ricerca? Come commenta a tal proposito?

R: Sicuramente qualsiasi tipo di arte evolve seguendo la nostra interiorita'e non esiste un punto di partenza, anzi e' la concretizzazione di un cambiamento gia' avvenuto.


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