giovedì 23 marzo 2017

La naturalezza di Bruna Vietri


Un “attimo contemplativo”

 A cura di Silvia Ferrara


Desidero descrivere l’artista Bruna Vietri con una citazione sulla “passione” perché aldilà della sua indiscussa bravura in campo artistico e fotografico, ciò che vorrei porre in evidenza è proprio come il leit-motiv della sua vita sia la Passione.
“Per non assuefarsi, non rassegnarsi, non arrendersi, ci vuole passione” .
Tale frase della celebre Oriana Fallaci fa capire come la grande passione per la vita, per l’arte, per ciò che la circonda, crei interessanti orizzonti per ciò che si può definire visibile.
Dunque la sua arte fotografica è creatrice di “abissi ignoti” che rimandano ad una forza dirompente, colma di intensa energia.
La Vietri nasce a Novara e come lei stessa commenta “...Porta i suoi passi un po’ per caso” in Lombardia, Svizzera e Francia.
E’ una cantante, lettrice per “vocazione” e propone opere fotografiche facenti parte di un progetto intitolato “Over the roots & inside the
trees” ove tutto ha origine da splendidi dipinti di Patrizia Falconetti, trasposti sulla modella Grazia Novelli e in seguito fotografata da Bruna Vietri. Tale progetto artistico ha suscitato un forte interesse da parte della critica e del pubblico ed ho potuto notare in ogni scatto un’atmosfera suggestiva, spontanea che rimanda ad una dimensione ricca di vitalità.
La potenza creativa ed espressiva di tale progetto è intensa e di certo costituisce un aspetto “nuovo” del linguaggio artistico, un verbo dalle innumerevoli possibilità.

A tal proposito desidero porre alcune domande:
1: Patrizia Falconetti, voglio innanzitutto iniziare questa mia intervista ponendole una domanda: ho potuto notare nei suoi lavori che costituiscono ispirazione per il progetto “Over the Roots & inside the trees”, il desiderio di donare al pubblico un atto comunicativo espressivo, colmo sia di leggerezza ma orientato alla ricerca dell’essenza. Come nasce tale progetto e dove pensa che conduca?


R: Il progetto con Bruna Vietri e Grazia Novelli nasce soprattutto da una bella amicizia, una collaborazione che inizialmente si limitava al divertimento di condividere dei momenti insieme. Poi abbiamo pensato di sperimentare qualcosa di nuovo che legasse la pittura a un'idea di movimento, di trasformazione. Il corpo della modella è un'estensione dei miei boschi, li rende in qualche modo "vivi" e da` loro un'anima. Lo studio sugli alberi nasceva da un'esigenza di introspezione, una ricerca di radici personali forse, un modo di rappresentare sentimenti ed emozioni attraverso le luci, il colore, la materia e più metaforicamente addentrarsi nei boschi era indagare aspetti e sensazioni della vita in modo differente rispetto alle mie precedenti rappresentazioni. Il progetto completa questa ricerca e la rende più ricca e più intensa di significato.

2: Bruna Vietri, nei suoi scatti sussiste una forte partecipazione delle sue intense emozioni: la
sapienza tecnico-artistica conduce ad un’importante capacità “percettiva” ove si svelano molteplici dimensioni. E’ concorde con me e se si come nascono tali dimensioni fotografiche?

R: Scattando ripetutamente con la mia reflex, abbiamo via via raggiunto una simbiosi sia con la modella, sia con la pittrice che con i quadri ai quali ci siamo ispirate. Ogni quadro parlava profondamente al nostro inconscio e lo vedevamo affiorare sulla pelle della modella quasi per magia, una magia evocata dalla nostra profonda Unione. In questo modo le dimensioni stratificate date dai colori, i materiali e la pelle della modella hanno creato una luce unica che trascende i mezzi con i quali le foto sono state fatte.


3: Talune volte alcuni scatti sono talmente singolari e incantevoli che paiono creare un percorso artistico ed evolutivo ove ogni soggetto è portatore di un messaggio unico. E’presente dunque un messaggio ricco di significato, e può commentare a tal proposito?

R: Il messaggio in queste opere è arrivato improvviso e inaspettato, come se una armonia musicale si fosse formata mentre mescolavamo i colori, le polveri, le creme con le nostre parole, dette e non dette. Per me, per noi, la donna è un essere strettamente legato alla natura e gli alberi di Patrizia, con il loro aspetto atavico e primitivo seppur raffinato, sono la natura nel senso più stretto e profondo, radici e rami che affondano e si elevano per raffigurare una donna che sente il suo passato ma tende le dita al futuro.

4: Come nascono i suoi scatti, con semplicità o con intensa elaborazione?

R: La semplicità nei miei scatti arriva per prima, scatto quasi senza guardare perché l"immagine prende forma quando viene colpita dalla luce. Poi scelgo, scarto e arrivo alla scelta finale solo dopo un cammino fatto anche di ripensamenti ed insicurezze.
Fortunatamente ho un amico, un bravissimo fotografo, che mi "parla" nella testa durante tutto il processo creativo, suggerendomi  cosa fare.

5: Mi può svelare alcune curiosità a proposito del vostro progetto?
R: Siamo partite da un buon bicchiere di vino rosso e da un muri bianco contro cui far risaltare i colori e le forme dipinte sulla modella; poi ci siamo rese conto che i quadri che ci stavano ispirando "dovevano" far parte della foto e siamo passate ad usarli come parte integrante dello scatto.
Abbiamo anche coinvolto diverse modelle ma il legame profondo che abbiamo con Grazia e il suo unico e istintivo talento nell'interpretare la donna- albero selvaggia e raffinata è irraggiungibile altrimenti. 

 descrivere l’artista Bruna Vietri con una citazione sulla “passione” perché aldilà della sua indiscussa bravura in campo artistico e fotografico, ciò che vorrei porre in evidenza è proprio come il leit-motiv della sua vita sia la Passione.
“Per non assuefarsi, non rassegnarsi, non arrendersi, ci vuole passione” .
Tale frase della celebre Oriana Fallaci fa capire come la grande passione per la vita, per l’arte, per ciò che la circonda, crei interessanti orizzonti per ciò che si può definire visibile.
Dunque la sua arte fotografica è creatrice di “abissi ignoti” che rimandano ad una forza dirompente, colma di intensa energia.
La Vietri nasce a Novara e come lei stessa commenta “...Porta i suoi passi un po’ per caso” in Lombardia, Svizzera e Francia.
E’ una cantante, lettrice per “vocazione” e propone opere fotografiche facenti parte di un progetto intitolato “Over the roots & inside the
trees” ove tutto ha origine da splendidi dipinti di Patrizia Falconetti, trasposti sulla modella Grazia Novelli e in seguito fotografata da Bruna Vietri. Tale progetto artistico ha suscitato un forte interesse da parte della critica e del pubblico ed ho potuto notare in ogni scatto un’atmosfera suggestiva, spontanea che rimanda ad una dimensione ricca di vitalità.
La potenza creativa ed espressiva di tale progetto è intensa e di certo costituisce un aspetto “nuovo” del linguaggio artistico, un verbo dalle innumerevoli possibilità.

A tal proposito desidero porre alcune domande:
1: Patrizia Falconetti, voglio innanzitutto iniziare questa mia intervista ponendole una domanda: ho potuto notare nei suoi lavori che costituiscono ispirazione per il progetto “Over the Roots & inside the trees”, il desiderio di donare al pubblico un atto comunicativo espressivo, colmo sia di leggerezza ma orientato alla ricerca dell’essenza. Come nasce tale progetto e dove pensa che conduca?


R: Il progetto con Bruna Vietri e Grazia Novelli nasce soprattutto da una bella amicizia, una collaborazione che inizialmente si limitava al divertimento di condividere dei momenti insieme. Poi abbiamo pensato di sperimentare qualcosa di nuovo che legasse la pittura a un'idea di movimento, di trasformazione. Il corpo della modella è un'estensione dei miei boschi, li rende in qualche modo "vivi" e da` loro un'anima. Lo studio sugli alberi nasceva da un'esigenza di introspezione, una ricerca di radici personali forse, un modo di rappresentare sentimenti ed emozioni attraverso le luci, il colore, la materia e più metaforicamente addentrarsi nei boschi era indagare aspetti e sensazioni della vita in modo differente rispetto alle mie precedenti rappresentazioni. Il progetto completa questa ricerca e la rende più ricca e più intensa di significato.

2: Bruna Vietri, nei suoi scatti sussiste una forte partecipazione delle sue intense emozioni: la
sapienza tecnico-artistica conduce ad un’importante capacità “percettiva” ove si svelano molteplici dimensioni. E’ concorde con me e se si come nascono tali dimensioni fotografiche?

R: Scattando ripetutamente con la mia reflex, abbiamo via via raggiunto una simbiosi sia con la modella, sia con la pittrice che con i quadri ai quali ci siamo ispirate. Ogni quadro parlava profondamente al nostro inconscio e lo vedevamo affiorare sulla pelle della modella quasi per magia, una magia evocata dalla nostra profonda Unione. In questo modo le dimensioni stratificate date dai colori, i materiali e la pelle della modella hanno creato una luce unica che trascende i mezzi con i quali le foto sono state fatte.


3: Talune volte alcuni scatti sono talmente singolari e incantevoli che paiono creare un percorso artistico ed evolutivo ove ogni soggetto è portatore di un messaggio unico. E’presente dunque un messaggio ricco di significato, e può commentare a tal proposito?

R: Il messaggio in queste opere è arrivato improvviso e inaspettato, come se una armonia musicale si fosse formata mentre mescolavamo i colori, le polveri, le creme con le nostre parole, dette e non dette. Per me, per noi, la donna è un essere strettamente legato alla natura e gli alberi di Patrizia, con il loro aspetto atavico e primitivo seppur raffinato, sono la natura nel senso più stretto e profondo, radici e rami che affondano e si elevano per raffigurare una donna che sente il suo passato ma tende le dita al futuro.

4: Come nascono i suoi scatti, con semplicità o con intensa elaborazione?

R: La semplicità nei miei scatti arriva per prima, scatto quasi senza guardare perché l"immagine prende forma quando viene colpita dalla luce. Poi scelgo, scarto e arrivo alla scelta finale solo dopo un cammino fatto anche di ripensamenti ed insicurezze.
Fortunatamente ho un amico, un bravissimo fotografo, che mi "parla" nella testa durante tutto il processo creativo, suggerendomi  cosa fare.

5: Mi può svelare alcune curiosità a proposito del vostro progetto?
R: Siamo partite da un buon bicchiere di vino rosso e da un muri bianco contro cui far risaltare i colori e le forme dipinte sulla modella; poi ci siamo rese conto che i quadri che ci stavano ispirando "dovevano" far parte della foto e siamo passate ad usarli come parte integrante dello scatto.
Abbiamo anche coinvolto diverse modelle ma il legame profondo che abbiamo con Grazia e il suo unico e istintivo talento nell'interpretare la donna- albero selvaggia e raffinata è irraggiungibile altrimenti. 


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