giovedì 2 febbraio 2023

I meandri pittorici di Emanuela Lo Presti

 Un'intensa carica di vitalità


Silvia Ferrara



Un'energia vitale e a tratti Cosmica è presente nell'arte di Emanuela Lo Presti: il colore è sempre stato per lei un elemento colmo di significato e di un'intensa realtà introspettiva. 

Il suo tocco rimanda di certo ad un' autenticità astratta e pone in essere come l'artista attraverso una propria dimensione, s'immerga in un'empatia che conduce ad un'atmosfera irreale. Emanuela Lo Presti in ogni opera fa nascere un processo creativo che in un mio precedente commento critico, ho definito pitto-scultoreo per l'evidente ricerca di tridimensionalità. 

La Lo Presti, nativa e residente nella provincia di Torino, dopo gli studi formativi in ambito tecnico-contabile, e dopo aver lavorato nel settore amministrativo-aziendale, nel 2017 pone in evidenza la sua espressione artistica attraverso la pittura a tempera su carta, cartoncino e su tela. La pittrice si definisce Visionaria in quanto attraverso  visioni che provengono dall'animo, nascono le sue splendide opere: la ricerca di simboli è molto importante e fra questi notevole rilevanza ce l'ha il Mare. 

"Il mio obiettivo è mostrare le forme e i colori che hanno origine dal Suono Universale. (...) I miei quadri sono vivi, sono portali energetici che mostrano la bellezza della creazione". Da tale commento diretto dell'artista ecco nascere nei suoi dipinti molteplici icone come l'ambiente marino con i suoi abitanti e tocchi coloristici provenienti dalla fluid art che nella loro tridimensionalità paiono mantenere una sorta di autonomia tra il caos e l'equilibrio. 

Il moto ondoso ed anche gli animali che lo popolano sono stati rappresentati durante il corso degli anni da famosi maestri d'arte (cito Turner, Hokusai , Van Gogh). La culla dell'acqua può avere molti significati e in particolare Emanuela Lo Presti l'ha intesa come una singolare ricerca della sublimità della Natura: i moti talvolta appaiono più calmi, tal 'altre più ondosi, comunque soprattutto il tocco coloristico può donare all'opera un senso di stabilità rassicurante, pur ponendo in essere un moto frizzante, spumoso. 

Tra le sue ultime opere cito Ocean Goddess, un quadro artistico sapienziale ove l'essere inconscio emerge con forza attraverso uno spazio metafisico: i tratti del volto raffigurato seguendo una visione interiore, sembrano richiamare la nascita della bellezza nell'essere (cito Afrodite), una divina beltà che unisce l'anima e la materia. 



Poesia dedicata all'opera Ocean Goddess


Oltre quel muro


E'difficile oltrepassare il muro, 

ci si ammala. 

Il mondo è uno, ma i muri quanti? 

Mi guardo intorno e rifletto.


Il muro fa parte di me,

emerge con forza come fosse una marea; 

lo avverto in me,

scompare e ricompare

come fosse ridipinto dall'oblìo. 


Ho guardato oltre,

aldilà di quel muro e 

ho sentito come molti desiderino attraversarlo.

Io invece rimango qui e attendo. 




Sento il fruscìo delle onde, 

il mio sguardo si perde verso l'infinito.

Suoni e voci sussurrano con forza 

ed odo una musica che avanza 

volteggiando con eterea leggerezza. 


Scende all'improvviso l'oscurità 

ma la mia anima è salda

lontano dall'ombra dello sconforto. 


Improvvisamente una visione oltrepassa il muro

e io sono qua ad ammirarla 

come fosse una luce intensa e trasparente. 



Silvia Ferrara

                                          

                                                                Titolo: Ocean Goddess

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